A Cristaldi è finita già comunque bene. L'accusa principale era quella di aver truffato le casse della Belice Ambiente. Accusa che è caduta perchè la Cassazione ha deciso con sentenza che gli Ato non possono essere considerati organi di diritto pubblico, ma strutture di diritto privato. Come tali, l'imputazione per truffa può esistere solo su querela di parte. Insomma, siccome Belice Ambiente non lo ha mai denunciato, Cristaldi non può essere processato.
Rimane però in piedi l'accusa di abuso d'ufficio, in relazione alla stipula di contratti di locazione di magazzini privati (immobili di proprietà dei signori Vincenzo D'Angelo e Giovanna Foraci) per la custodia dei mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti. L'abuso d'ufficio è riscontrato nel fatto che i contratti di locazione furono stipulati da Cristaldi, nonostante il Sindaco di allora di Mazara del Vallo, Giorgio Macaddino, avesse offerto in comodato gratuito i locali dell'autoparco comunale.
Per un caso il pm ha chiesto la condanna a 6 mesi, mentre per un altro l’assoluzione con la formula del secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale («mancata o insufficiente formazione della prova»). Cristaldi è difeso dall'avvocato Paolo Paladino.
Inizialmente, in concorso con alcuni imprenditori, Cristaldi era stato indagato con l’ipotesi di truffa. Per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti,
effettuato con i mezzi noleggiati all’Ato, alcuni imprenditori avrebbero emesso fatture per importi superiori, secondo gli investigatori, alle prestazioni realmente fornite, mentre il presidente dell’Ato avrebbe omesso di attuare controlli e verifiche sulle prestazioni.