Si conferma Trento (seconda Bolzano) la citta' dove si vive meglio in Italia nel 13/o Rapporto Qualita' della vita 2011 di ItaliaOggi-La Sapienza. Nel resto del paese si registra un generale peggioramento: calano a 45 (55 nel 2010) le province dove si sta meglio, salgono a 58 (erano 48) quelle con qualita' della vita scarsa. Sostanzialmente stazionarie le citta' maggiori: Roma e' 51/a, Milano 46/a, Torino 47/, Bologna 40/a. Penultima Napoli, mentre Trapani si piazza all'ultimo posto.
Il rapporto di ItaliaOggi è uno strumento di monitoraggio della qualità della vita che impiega una metodologia rinnovata rispetto al passato, con un’architettura caratterizzata da nove dimensioni d’analisi – affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita – 17 sottodimensioni e 93 indicatori di base.
Il punteggio di Trapani è stato zero. L'anno scorso Trapani era al 101° posto. Quest'anno ha perso due posizioni.
L’ultimo posto di Trapani proprio non va giù né al sindaco né al presidente della provincia. «Ho sempre avuto grosse perplessità su questo
genere di rapporti perché, gioco forza, devono mettere assieme i dati più svariati, facendo un’analisi non sul campo, ma sulla base di parametri di carattere generale», dice infatti il presidente Mimmo Turano.
«Premesso questo, per quanto riguarda la mia città, posso dire che tante persone del Nord e di zone dell’Italia che in queste classifiche risultano ai primi posti hanno visitato Trapani e se ne sono innamorate,apprezzandone non solo le bellezze naturali, ma anche la qualità della vita (pulizia e servizi vari). Da noi c’è certamente un problema di occupazione», prosegue, «come d’altra parte in tutto il Mezzogiorno, e c’è certamente un problema di economia sommersa e di lavoro nero. È anche vero che vivere con 1.000 euro al mese a Trapani è ben diverso che vivere con la stessa cifra a Milano. Ed è anche vero che il disinteresse sia a livello nazionale, sia, bisogna ammetterlo, a livello locale nei
confronti del nostro territorio ha reso necessari interventi straordinari da parte dell’amministrazione che negli ultimi dieci anni ha lavorato per dotare la città di servizi fino ad allora assolutamente precari se non addirittura inesistenti. In dieci anni sono cambiate tante cose, anche se la strada da percorrere è ancora lunga per recuperare decenni di abbandono. Pensiamo che rendere una città vivibile sia l’unico modo per pensare a un qualsiasi tipo di sviluppo».
Gli fa eco il sindaco di Trapani Girolamo Fazio: «La crisi attuale non mette da parte nessuno. Tuttavia, credo che l’ultimo posto non sia corrispondente alla realtà. Non ci dobbiamo dimenticare che il nostro territorio è stato di certo quello più colpito dalla crisi libica. In
questi anni l’amministrazione provinciale di Trapani si è impegnata in un duro lavoro di rilancio, che genereranno i loro frutti nei prossimi mesi e anni, che passano per i finanziamenti alle infrastrutture strategiche, alle politiche promozionali con la costituzione dei marchi d’area. Il rilancio e l’attrattività di un territorio partono dalle infrastrutture e dai servizi ed è su questi versanti che stiamo lavorando con il massimo
impegno».