Due sono state già ultimate ed apparterebbero ad un commerciante mentre la terza, ancora in costruzione, sarebbe di proprietà di un agricoltore. Le costruzioni sono state scoperte nel corso di una specifica operazione antiabusivismo della Guardia di Finanza. La villetta in costruzione è posta sotto sequestro, insieme al cantiere e all'attrezzatura utilizzata per realizzarla mentre per le villette già completate è scattato l'iter di acquisizione al patrimonio comunale. I proprietari sono stati denunciati per abusivismo edilizio.
Il tutto avviene mentre a Marsala la questione abusivismo rimane calda. Le demolizioni, che sono iniziate a settembre, sono arrivate alla sesta casa delle prime 22 in lista. E, come abbiamo raccontato, la Procura di Marsala ha inviato una nota al Comune dopo le notizie e soprattutto le aerofotogrammetrie del 1978 e di oggi in cui si evidenziano che alcune abitazioni sono state costruite dopo l’entrata in vigore della legge del 1976 che sancisce l’inedificabilità assoluta entro i 150 metri dal mare. In sostanza la Procura ha invitato il Comune a riprendere in mano tutte le concessioni edilizie delle case sul mare e confrontarle con le aerofotogrammetrie. Nel caso ci fossero dichiarazioni per la sanatoria non corrispondenti con le foto, il Comune allora dovrà attivarsi per mettere in moto lo stesso iter che oggi ha portato alla demolizione delle prime case abusive sulla costa.