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19/01/2012 05:15:02

Il Pdl punta sulle primarie per elezioni. L'Udc litiga sull'accordo con il Pd

L'esecutivo provinciale ha dato infatti il via libera affinchè nel partito di Alfano si facciano per la prima volta le primarie per scegliere i candidati a Sindaco per le prossime elezioni amministrative. Per alcuni si tratta di una novità importante, segno di un partito instradato sul cammino della trasparenza e della partecipazione, altri la vedono come un disperato tentativo di trovare candidature e strategie. Il Pdl infatti è in estremo ritardo sulla sua tabella di marci. L'uscita dalla coalizione dell'Udc, vecchio alleato, la creazione di Fli e del Terzo polo hanno messo talmente in difficoltà il partito di centrodestra, che addirittura ci sarebbero difficoltà - secondo i rumor - a presentare liste competitive per le prossime elezioni. A ciò si aggiunge che non ci sono all'orizzonte, a Marsala e a Trapani, candidati Sindaco all'altezza della sfida elettorale. A Trapani Fazio non può rincadidarsi, e non c'è ancora un nome spendibile. A Marsala nel Pdl nessuno vuole ricandidare il Sindaco uscente, Renzo Carini, ma non si è lavorato per costurire un'alternativa. Il Pdl inoltre è solo, non ha alleati, ed è messo all'angolo. E' per questo che i coordinatori locali, Antonio D'Alì e Nicola Cristaldi, cercano di ricorrere alle primarie. Il loro obiettivo è quello di procedere ad "ampie alleanze di centrodestra in tutti i Comuni dove si andrà al voto". Il Pdl si impegna a partecipare a delle primarie di coalizione (quale?) e a sostenere la candidatura del vincitore. Il tutto vale però nelle città con popolazione superiore a 15.000 abitanti: Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Trapani.

Nel frattempo l'Udc litiga sull'accordo fatto dai vertici provinciali del partito con il Pd per un cartello comune alle prossime elezioni. Per il Presidente della Provincia, Mimmo Turano (che governa con il Pdl in maggioranza)  «un partito è un partito. Non si possono sottoscrivere
accordi senza avere riunito gli organismi. Le scelte devono essere frutto di un confronto e non di decisioni unilaterali. Non mi risulta che sia stato convocato il partito per discutere». Dopo l’elezione di Daidone al congresso il segretario avrebbe dovuto costituire l’esecutivo. Anche il
suo vice Lorenzo Cascio è stato colto di sorpresa dall’accordo raggiunto con il vertice del Pd trapanese.

Il segretario dell’Udc Livio Daidone respinge l’accusa di avere agito senza confronto interno: «Il presidente Turano ha dimenticato l’esito del
congresso provinciale. Così come legittimamente rivendica autonomia nella sua azione di governo dovrebbe rispettare l’autonomia politica del segretario del suo partito. Ritengo di essere in linea con il deliberato congressuale».

Una nutrita rappresentanza del Pd trapanese è uscita allo scoperto per esprimere dissenso nei confronti dell'intesa siglata  tra Baldo Gucciardi (Pd) e Livio Daidone (Udc) per le amministrative di Trapani. In una nota i ''dissidenti'' affermano, chiaramente, che i contenuti dell'accordo li ''imbarazzano sia di fronte l'opinione pubblica sia davanti agli interlocutori politici'