Deborah Aureli, classe 1976, è stata infatti incaricata da Turano di coordinare la gestione dei progetti finanziati dall’Unione Europea. La cosa strana – ed irregolare – è che Turano affidato l’incarico ad Aureli fino al 30 Giugno 2014, cioè ben oltre il mandato del Presidente, che scadrà l’anno prossimo, nel 2013. Ma c’è di più, perché Turano dovrebbe essere, salvo sorprese, l’ultimo Presidente della Provincia di Trapani, dato che l’anno prossimo l’ente si appresta ad essere cancellato e svuotato di contenuti. E’ regolare questo incarico? E’ la domanda che si fanno in molti.
Ma è una domanda che passa in secondo piano rispetto al compenso record che l’esperta percepirà: 210.000 euro, per i trenta mesi di lavoro.
Un incarico che ha aperto diversi fronti polemici all’interno della Provincia, perché Aureli gestirà progetti non suoi, ma che sono stati redatti da alcuni ex dirigenti della Provincia, come Giovanni Catania. Perché lavori così complessi di programmazione e progettazione, fatti da altri professionisti ed altri consulenti, finiscono tutti in mano ad un’unica persona?
E' lo stesso Catania a cercare una risposta: "Spero che la Provincia rettifichi il provvedimento, perchè sarebbe di una gravità senza precedenti dal punto di vista deontologico". Catania, tra l'altro, non interviene negli aspetti legati alla legittimità, ma tiene a ribadire "la piena paternità di alcuni progetti, per salvaguardare il mio curriculum ed il lavoro effettivamente svolto nel tempo, anche da diversi altri collaboratori". Insomma, ad Aureli va un incarico per seguire alcuni progetti sui quali non ha lavorato.
Aureli è nata a Rimini nel 1976 e risiede a Cattolica. Il contratto per lei lo ha preparato il dirigente Angelo Mistretta.
Il compenso, al netto dell’Iva e di altre imposte, è di 166.000 euro, pari a 5.520 ore al mese. L’esperto lavorerà ogni mese 92 ore, ed ogni ora gli verrà pagata 60 euro. 92 ore sono l’equivalente di poco più di 10 giorni di lavoro ogni mese. Ci sono anche i rimborsi spese da considerare, ovviamente.
Aurelia lavora con Turano dal 2009, sempre come consulente della Provincia. Ora però ha pescato il jolly.
Sono cinque i progetti finanziati dall’Unione Europea, che la Provincia dovrà attuare entro 30 mesi - con Aureli - a decorrere da questo Gennaio 2012. Si tratta del progetto Water Front (fondi tratti dal P.O Italia – Malta), il progetto Sibìt (sempre P.O. Italia – Malta, capofila la Provincia di Agrigento), Qualimed (capofila Confindustria Trapani, fondi per 700.000 euro dal programma di collabroazione Italia – Tunisia), Nostra (un progetto francese per la tutela della biodiversità), e il marchio territoriale Provincia di Trapani (qui i fondi per oltre un milione e 600.000 euro, sono del P.I.S.T.) Per la Provincia tutti questi progetti sono andati in porto grazie ad Aureli, “in virtù della sua attività nel tempo svolta”. Ed altri quattro progetti sono in fase di finanziamento.
L'ultimo progetto, quello relativo al "Marchio Territoriale" è stato proprio redatto da GiovannI Catania, con la collaborazione di una dipendente del Settore Programmazione della Provincia. Aggiunge Catania: "Gli atti e i documenti per il finanziamento del progetto Marchio Territoriale sono stati predisposti da me, inclusi quelli per il partenariato con la Camera di Commercio di Trapani, che fa parte di questo progetto avendone io stesso curato la partecipazione con il precedente Segretario Generale facente funzioni, il dott. Carpitella".
Anche "Nostra", il progetto di cooperazione europea sulla biodiversità, è frutto del lavoro di Giovanni Catania con i rappresentanti istituzionali e tecnici dei partner francesi e inglesi. In questo caso Catania nota con amarezza di aver lavorato "in assoluta solitudine, in due missioni a Bruxelles e Calais, in assenza di intervento ed aiuto da parte di altri pezzi dell’Amministrazione. Sono io che ho avviato i contatti, scritto le relazioni tecniche ed il budget, impostato le deliberazioni e predisposto la partecipazione dell’ente a questo network. Sono felice di sapere che oggi il progetto sia stato ammesso, del che ero stato informato ufficiosamente dai miei colleghi europei dell’Ufficio regionale di Calais, che si sono congratulati direttamente con me, ringraziandomi per la collaborazione".
Ma c'è di più, perchè sui progetti finanziati sui programmi Italia - Malta e Italia - Tunisia, Giovanni Catania ricorda che già nel mese di Aprile scorso la Provincia di Trapani era stata sollecitata per dare attuazione, dato che era ente capofila. A quel tempo Catania ancora non aveva lasciato l'ente: "Si attendeva solo la registrazione dei decreti di finanziamento da parte della Corte dei Conti, e avevo chiesto, come altre volte un rafforzamento del mio ufficio per poter svolgere meglio tutto il complesso lavoro che ci toccava". Aggiunge Catania: "I programmi erano stati seguiti da me stesso in fase iniziale, con riunioni ad Agrigento e Ragusa. Successivamente questi progetti sono stati portati a finanziamento mentre ero ancora dirigente con il supporto di due consulenti (dott. De Stefano e d.ssa Farina). Non ho memoria di attività svolte dalla d.ssa Aureli su questi progetti fino all’emanazione dei decreti di finanziamento".
E' anche per questo che Giovanni Catania non é piu' dirigente alla Provincia Regionale di Trapani: "Mi ero già dimesso durante la programmazione della Garibaldi Regatta, per la continua confusione di ruoli e per l’inefficacia del coordinamento dell’azione complessiva dell’ente e degli esperti. Me ne sono andato a luglio scorso, evitando di stipulare un nuovo – l’ennesimo – contratto a tempo, nel momento in cui non potevo più assumere impegni su obiettivi precisi, neanche con il personale che mi era stato assegnato: persone valorose che non smetterò mai di elogiare per la loro onestà, dedizione e lealtà; e questo a causa di comportamenti discutibili nella gestione e nella valutazione delle risorse umane dell’ente. Inoltre, l’amministrazione iniziava ad affidarmi la realizzazione di obiettivi che diventavano via via sempre meno legati alla mia professione di esperto nella programmazione e gestione di finanziamenti europei, nazionali e regionali e sempre connessi ad esigenze propagandistiche del momento. Queste ragioni sono alla base anche della mia decisione di lasciare Trapani e tornare alla Regione siciliana, rientrando dalla mia posizione di aspettativa e tornando a fare il funzionario".