Non mi ricandido. Per la verità Daidone è venuto a renderci visita perchè sta facendo un giro dei Comuni dove si vota, ha chiesto notizie sulla Giunta, la nostra attività, la situazione politica a Petrosino. Mi ha sollecitato per ricandidarmi ma ho fatto capire che non sono disponibile.
Perchè?
Cinque anni di Sindaco in un Comune con mille problemi sono certamente pesanti. Ho una vita privata e professionale alla quale ho sottratto parecchio tempo.
Esce di scena.
No. Mi riservo il diritto di scegliere insieme agli amici dell'Udc di Petrosino di decidere il candidato che possa aggregare di piu' a condizioni che il progetto politico che io ho cercato di porre in essere cinque anni fa possa trovare una continuità.
Anche nell'Udc di Petrosino c'è una spaccatura tra la componente che fa riferimento a Giulia Adamo e i più tradizionalisti?
No. Nessuna spaccatura. Siamo uniti. Anche il documento che abbiamo sottoscritto porta le firme di tutte le componenti dell'Udc.
Lei ha parlato con Giulia Adamo?
Si, una decina di giorni fa, a proposito del consiglio comunale di Petrosino, se deve essere sciolto o meno. E non ha avuto nulla a che dirmi. Tutto sereno.
Lei si candida consigliere comunale a Marsala.
Lo escludo, assolutamente.
Che cartello farete per le elezioni a Petrosino?
Io ho l'allergia alla definizione di schieramenti politici di centrodestra o di centrosinistra. Dobbiamo puntare su un gruppo di giovani, di gente nuova. Abbiamo bisogno di rinnovamento, di gente sana, per bene. Ci vuole rispetto per le regole, rigore finanziario. Io ho pagato come Amministrazione 1.600.000 euro di debiti pregressi. Ora la situazione è migliore, ma le difficoltà aumentano. Ci vuole una classe dirigente saggia, che sia di buon senso. Non parlerei di schieramenti. Già quando mi sono candidato avevo gente che apparteneva a Forza Italia, allora, come al Pd. E credo che sia questa la direzione da seguire: coinvolgere la gente sana, evitando situazioni ideologiche che non portano da nessuna parte.