Dopo la più conosciuta festa di San Giuseppe, quella di San Biagio è la seconda legata ai pani votivi: i «cavadduzzi» vengono preparati e distribuiti domani e venerdì nella chiesa a lui dedicato, nel quartiere Rabato, in questo gioiello di culto che si apre soltanto un giorno all’anno, proprio il 3 febbraio.
La Chiesa e la storia - All’interno della chiesa è conservato il simulacro del Santo. I salemitani sono devoti a San Biagio che fu pure vescovo. Furono gli abitanti a rivolgersi a questo santo nel 1542, per salvare i raccolti da un'invasione di cavallette. Da allora il popolo promise di ringraziare il santo ad ogni ricorrenza riproducendo le cavallette negli artistici pani finemente chiamati «cavadduzzi», la «gola» (di cui San Biagio è il protettore) e i «cuddureddi», grazie alla maestria e la fantasia delle donne del quartiere. In questa festa ci sono anche i sedimenti della civiltà contadina. Qui la memoria si è tramandata, mantenendo salda l’identità di una comunità. Con una tradizione appesa oggi all’impegno di poche donne che già venti giorni prima della festa preparano i piccoli pani, secondo una ritualità unica. I pani in miniatura nascono dalle sapienti mani degli abitanti del quartiere. Farina ed acqua, impastate dapprima a mano e poi con la «sbria», un antico attrezzo col quale si gira e rigira l’impasto. Poi l’arte vera e propria è espressa nella lavorazione a punta di coltellino e «mucacia». Ne escono fuori veri capolavori che ripercorrono la vita di San Biagio. Si preparano, tra gli altri, la mano del santo, i «cuddureddi» ed anche il pastorale, visto che San Biagio fu pure vescovo.
Il programma - Oggi alle 18 nella chiesa di San Biagio, nel quartiere Rabato della città del Belice sarà celebrata la Santa messa e a seguire la benedizione della Gola. Alle 19 si esibirà il coro “Ars Antiqua” e sarà inaugurata la mostra fotografica “I pani di San Biagio”, a cura di Leonardo Timpone. Venerdì alle 9 e alle 10,30 sarà celebrata la Santa messa. Alle 16,40 il corteo storico rievocativo del miracolo di San Biagio. Il corteo partirà dal castello normanno-svevo per raggiungere la chiesa di San Biagio. Alle 18 la solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo monsignor Domenico Mogavero, con la corale interparrocchiale “Maria Ss Immacolata”. Alle 19 l’esibizione dei tamburi del Belice.