Cominciamo dai medici. Indagati sono i marsalesi Francesco Salvatore Pellegrino, Giovanni Trapani, Baldassare Canino, il trapanese Saverio Urso, il mazarese Bruno De Marco, mentre è di Partanna l'ultimo degli indagati tra i medici, Andrea Farina.
I sei medici sono tutti componenti della commissione medica del Distretto Sanitario di Marsala, cioè della commissione dell'Azienda Sanitaria Provinciale che ha il compito di valutare la prima istanza in merito alle richieste di riconoscimento di invalidità civile presentate dagli utenti. Con il riconoscimento della invalidità toccano una serie di benefit, dal percepimento di una pensione (che nel linguaggio comune viene chiamata "l'accompagnamento"), fino ad alcuni benefici fiscali. Secondo gliinvestigatori della Guardia di Finanza di Marsala, nucleo di polizia giudiziaria, i medici avrebbero dato il nulla osta a richieste di invalidità civile che non avevano assolutamente i requisiti. Hanno in pratica certificato patologie ed invalidità inesistenti.
Oltre ai medici sono indagati i presunti falsi invalidi. Si tratta di sedici persone. I 16 presunti «falsi invalidi» indagati sono Adelaide Accardi, di 38 anni, Vita Anna Accardi, di 60, Salvatore Angileri, di 69, Vincenza Errera, di 61, Antonino Rallo, di 66, Vita Casano, di 52, Biagio Licari, di 62, Carmela Marino, di 63, Girolamo Montalto, di 68, Alfredo Parrinello, di 54, Giuseppa Parrinello, di 55, Caterina Santangelo, di 58, Antonino Sciacca, di 82, Gioacchino Sciacca, di 63, Antonino Titone, di 60, e Giovanni Titone, di 55.Su di loro si sta concentrando l'attenzione della Procura di Marsala: hanno i requisiti per l'invalidità? Sembra proprio di no. E allora come hanno fatto ad ottenerla? E' per questo che i reati ipotizzati non sono solo il falso materiale in atto pubblico ma anche la truffa in concorso ai danni dello Stato.
I presunti falsi invalidi hanno presentato cartelle cliniche false, dichiarando di soffrire di cardiopatie ed altre malattie certificate ed invalidanti che in realtà non avevano. Perchè i sei medici dell'Asp hanno certificato patologie inesistenti? Sono stati tratti in inganno? Eppure anche la Finanza, esaminando gli esami si è accorrta che "gli esami ambulatoriali presentati alla Commissione medica di Marsala a sostegno della richiesta di corresponsione delle indennità economiche previste per l'invalidità civile, non erano mai stati eseguiti ed erano stati artatamente falsificati". Quindi qualcuno avrebbe ottenuto la pensione di invalidità senza aver fatto mai alcun esame. E questo è un ulteriore aspetto che aggrava il quadro della situazione. In alcuni casi ad esempio " i tracciati elettrocardiografici, pur non presentando esiti di infarto acuto del miocardio, erano stati allegati a certificazioni che invece dichiaravano tale condizione".
La maggior parte dei certificati dei "finti cardiopatici" risultava riferibile ad altre persone effettivamente affette da tali cardiopatie; in altri casi, venivano certificate patologie che risultavano diagnosticate solo da elettrocardiogramma, mentre avrebbero necessitato di ecocardiogramma; in altri ancora, nella documentazione allegata alle istanze di invalidita' venivano certificate patologie a fronte delle quali erano state prescritte terapie controindicate e inconciliabili con i referti medici, nonche' utilizzate terminologie errate.
Nel frattempo a Trapani continua il processo per presunte irregolarità in un concorso per la nomina di cinque dirigenti medici bandito sei anni fa dall’Azienda sanitaria. La vicenda è saltata fuori dopo la denuncia di uno dei candidati esclusi. Il dott. Antonino Ferro, presidente della commissione esaminatrice, è
stato chiamato a rispondere di rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio. Andrea Poma, uno dei medici che partecipò alla selezione, chiamato a deporre ieri nell’ambito del processo, rispondendo alle domande del pm Franco Belvisi, ha riferito di aver notato anomalie durante il concorso. «Durante la prova pratica di un candidato - ha detto il teste - la porta rimase chiusa». Poma ha specificato, su ulteriore domanda del pubblico ministero, che il candidato si classificò primo nella graduatoria stilata dalla commissione. Lui invece, pur essendo dichiarato idoneo, rimase fuori dai cinque posti utili per l’assunzione. Il professionista non
ha aggiunto ulteriori dettagli. Gaetano Greco, chirurgo in servizio all’ospedale «Paolo Borsellino» di Marsala, che ha presentato la denuncia da cui è scaturita l’indagine, ha invece riferito di avere appreso da un’altra candidata che i nomi dei vincitori erano stati decisi prima dell’espletamento del concorso. Circostanza
confermata da un’altra candidata, la dottoressa Caterina Giaramida.