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24/02/2012 12:28:19

Commissione sviluppo economico: "Drammatici gli effetti dell’accordo UE-Marocco"

la Commissione Sviluppo Economico della Provincia Regionale di Trapani ha esitato e presentato all’esame dell’Aula un ordine del giorno, sottoscritto dai suoi componenti: Giovanni Angelo, Francesco Cucchiara (Vice Presidente), Vincenzo Domingo e Pietro Provenzano, che impegna “l’Amministrazione Provinciale ad articolare ogni utile iniziativa nei confronti della Regione Siciliana e del Governo Nazionale affinché, in sede di revisione degli accordi, si tenga conto delle difficoltà che stanno vivendo i nostri produttori, della sicurezza alimentare e della diversità di standard igienici e fitosanitari”.
A parere della Commissione Sviluppo Economico, inoltre, l’accordo U.E. – Marocco “avrà effetti devastanti peri produttori siciliani del settore ortofrutticolo e per i nostri pescatori, in quanto non sarà possibile per gli stessi concorrere nel mercato. In particolare, detto accordo prevede un abbattimento delle tariffe doganali. Un bracciante agricolo marocchino percepisce una paga giornaliera di circa cinque euro, contro i sessanta euro di un lavoratore dello stesso settore in Italia. Per questo - prosegue il documento – tale accordo determinerà una condizione di crisi drammatica per i produttori siciliani con la perdita di migliaia di posti di lavoro, peraltro in un settore già in profonda crisi. Le immissioni sul mercato di prodotti provenienti da paesi extracomunitari non offrono quelle garanzie di qualità e di sicurezza alimentare per la diversità di standard igienici e fitosanitari e non apparendo efficace il sistema europeo di controllo, il tutto con possibile grave danno per la salute dei nostri consumatori.
In tale contesto, la mancanza di una valutazione di impatto sugli effetti che rischia concretamente di determinare concorrenza sleale e, pertanto, occorre mettere in essere tutte le iniziative utili per la tutela della nostra agricoltura e della nostra pesca. Tale accordo – conclude l’ordine del giorno – avrà ripercussioni drammatiche sull’occupazione, soprattutto nel territorio della provincia regionale di Trapani che è particolarmente vocato per la produzione di prodotti ortofrutticoli di qualità, nonché per il pescato della flotta di Mazara del Vallo”.