Ha esordito cosi, ieri, Peppe Gandolfo (responsabile regionale politiche sociali per l’educazione alla legalità di Italia dei valori). E’ disponibile e si candiderà alle primarie, se queste dovessero avere luogo, ma farà un passo indietro, nel momento in cui il centro-sinistra troverà una candidatura unitaria. Un centro-sinistra - ha ribadito l’Avvocato Gandolfo - che deve escludere alleanze con Udc e Fli. Sulla stessa lunghezza d’onda sono state le parole di Nicola Fici (responsabile comunale Idv): “da sempre l’Idv si è mosso nel territorio marsalese con l'intento di essere interlocutore dei cittadini, con i quali parliamo di problemi e di soluzioni. E, assieme ai cittadini stiamo elaborando un programma in vista delle prossime elezioni amministrative. Il nostro collocamento è ovviamente all'interno del centro-sinistra.
La nostra volontà è quella di trovare un candidato che possa avere un valore aggiunto, che possa portare anche i voti di chi da anni non va a votare perché non crede più nella politica. Riteniamo le primarie un grande momento di democrazia, ma da partito del centro-sinistra faremo il nostro percorso. Nel caso di primarie abbiamo individuato in Peppe Gandolfo la persona che candideremo, fermo restando che siamo aperti alle soluzioni unitarie che potrebbero venire fuori”. Prima dell’Avv. Gandolfo, hanno parlato alcuni giovani, che si stanno impegnando a sostegno della sua candidatura, che ritengono fondamentale per dare una svolta alla città di Marsala: Alberto Nizza, fondatore del gruppo Facebook (Vogliamo Peppe Gandolfo Sindaco di Marsala), Luana Saturnino (Indignati Marsala), Sabrina Giordano (Voce del Popolo) e la studentessa marsalese Monica La Rosa.
Queste le parole dell’Avvocato Peppe Gandolfo: “Deluderò i giornalisti presenti. Sarebbe troppo riduttivo parlare di accettazioni o meno di candidature. Accanto a me ci sono persone di diverse generazioni, e come loro mantengo dentro di me sempre viva la fiamma dell'indignazione. Vediamo tanta rabbia in giro, ma ci si limita a parlare solo di candidature e niente altro. Da oggi a Marsala parte una iniziativa, che consiste nell'istituzione di un osservatorio fatto di cittadini impegnati, che vogliono verificare e vigilare sulle le promesse che verranno fatte in campagna elettorale. Come di consueto qualche biglietto di cento euro volerà, la spesa verrà portata a casa delle persone, ma di contenuti nessuna traccia.
Noi vogliamo capire ad esempio cosa vuole fare il prossimo Sindaco con Serit Sicilia. Adesso a complicare ancora di più le cose, è stata istituita l’Aipa, una struttura per raccogliere i tributi della raccolta differenziata. Chi ha un'attività economica a breve riceverà dei tributi altissimi con l'aumento del 66%. E’ arrivato il momento che i cittadini la finiscano di indignarsi, non lo dicano solo nei bar, ma facciano proposte concrete. La sola rabbia e indignazione non sono sufficienti. Quelli che pensano che il loro futuro, e il futuro dei loro figli sia in pericolo, si rendano protagonisti del cambiamento. Nel 1993 Marsala premiò Lombardo e la sua squadra perchè era impegnata nel sociale. I risultati sono in parte arrivati dal punto di vista amministrativo, ma ora dobbiamo andare oltre quella esperienza.
Allora i giovani non furono protagonisti, ora devono diventarlo. Gli indignati devono avere il coraggio di recitare un ruolo di protagonisti, e facciano non uno, ma tre passi avanti. Dobbiamo fare in modo che ci sia un effettivo esercizio della sovranità popolare. Non possiamo tollerare che in campagna elettorale vengano offerti posti di lavoro. E vorremmo finalmente vedere attuato lo statuto del comune di Marsala, che prevede il referendum e il Difensore Civico, purtroppo una figura di sottogoverno politico. Il Difensore Civico come il Sindaco deve essere eletto dal popolo.
Il Sindaco, chiunque esso sia, può avere tutte le idee lodevoli, ma se non è messo nelle condizioni di operare come vuole, non potrà fare nulla. Se il Consiglio Comunale sarà eletto alla solita maniera degli amici e dei compari, il Sindaco non potrà mai veramente cambiare le cose. Per questo i consiglieri comunali devono essere i migliori cittadini che la società può esprimere. Da oggi nasce questo osservatorio, e il nostro impegno non finirà con le elezioni amministrative, ma continuerà affinchè il cambiamento diventi reale, concreto ed effettivo".