Nel messaggio del recente simposio dei Vescovi dell’Africa e dell’Europa è stato sottolineato che le migrazioni “possono provocare squilibri sociali e paure. Ma una autentica pastorale degli immigrati impegna le Chiese a essere segno di fraternità in Cristo”. Un nodo ugualmente decisivo è quello del dialogo interreligioso, in particolare con il mondo islamico. Esso è definito, per la prima volta in un documento ufficiale, “una necessità”, intesa a far superare le “paure, anzitutto attraverso una migliore conoscenza delle altre religioni”. A noi che siamo dirimpettai dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo queste voci giungono prima e più chiare e pongono sfide che non possiamo ignorare». Così il Vescovo di Mazara del Vallo scrive nel servizio La voce chiara di libertà nel mondo pubblicato nel nuovo numero di “Condividere” nell’ambito del reportage di copertina Il Mediterraneo senza frontiere. Il giornale sarà in distribuzione domani in tutte le parrocchie dei tredici comuni della Diocesi. All’interno del nuovo numero di “Condividere” anche l’intervista a Maroun Lahham, già arcivescovo di Tunisi e trasferito Vescovo ausiliare e Vicario patriarcale di Amman.