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05/03/2012 07:04:46

Primarie e veleni a Palermo. Borsellino ed Orlando denunciano brogli. Ferrandelli: "Lavoriamo insieme"

''Sono lieto che il Comitato dei Garanti delle primarie abbia fatto le dovute verifiche e, sancendo questa mattina la mia ufficiale vittoria, abbia fugato ogni dubbio su possibili irregolarita'. Ringrazio per la lealta' la Monastra che ha riconosciuto le regole delle primarie e la mia vittoria". Lo ha detto Fabrizio Ferrandelli. "Ringrazio anche per la convergenza il segretario del Pd Di Girolamo con il quale ho avuto stamane una piacevole conversazione - aggiunge -Ho apprezzato inoltre le parole della Borsellino che ha dichiarato che mi sosterra' lealmente. Non ho mai dubitato della sua correttezza e onesta', e queste sue parole non fanno che confermare lo spessore umano di Rita".

18,50 - A Palermo «c'è stato un risultato al fotofinish, nell'ordine di 100 voti su 30mila. E adesso si fanno giustamente i ri-conteggi. E il giorno dopo il Pd sosterrà il candidato vincente». Così Pier Luigi Bersani interviene proposito del voto alle primarie di Palermo. «Quest'anno abbiamo fatto 23 primarie nei capoluoghi. Su 23 il candidato del Pd ha vinto 18 volte», spiega.

Ma il vero nodo che molti pongono al segretario del Pd è quello del capoluogo siciliano. «Se uno fa le primarie di coalizione presuppone che il candidato del Pd non sempre vinca», dice. A chi gli chiede poi se più candidati del Pd rappresentano un controsenso risponde: «Questa è una valutazione che deve essere affidata alla politica. Io non credo che si debbano escludere più candidati ma deve essere una valutazione straordinaria, non un fatto ordinario e automatico».

Fare a meno delle primarie? «Quando andremo a mettere mano allo statuto, alle regole – aggiunge - dovremo fare in modo che le primarie non siano, com'è giusto, dei pranzi di gala ma che non diventino neanche delle rese dei conti. Le primarie sono utili e devono rimanere, ma c'è bisogno di una politica più matura». Per il segretario dei democratici la candidatura della Borsellino è stata voluta per evitare che «senza di lei le primarie sarebbero state primarie dimezzate».

17,30 - Ferrandelli smorza i toni, che nega ci sia un 'caso Bersani': "Non siamo qui per tagliare le teste, ma per aggiungerne e ora bisogna far quadrato e trovare insieme il modo di stare uniti per questa citta'. La mia e' la vittoria dei cittadini palermitani che non si fanno imporre nulla da alcuno e che si sono espressi contro gli apparati e i segretari dei partiti".
 

Ma Leoluca Orlando, portavoce di Idv, che aveva sostenuto Rita Borsellino teme brogli: "E' molto grave quello che e' successo a Palermo. Si tratta di primarie inquinate. Aspettiamo verifiche".E molti indicano nell'alta affluenza le prove del sospetto che al voto abbiano partecipato non solo elettori del centrosinistra. Anche se lo stesso Ferrandelli assicura di non aver mai chiuso accordi col Terzo Polo.
Lo 'sponsor' piu' forte di Ferrandelli, il democrat Beppe Lumia, attacca i vertici del Pd: "Adesso ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni di Bersani oppure no".

Ma Nicola Latorre respinge al mittente ogni polemica: "E' indecente l'uso strumentale che si fa delle primarie per attaccare Bersani, sia da parte di avversari politici e sia da alcuni esponenti del nostro partito"."Le ragioni sono locali, a Palermo, Milano, Napoli, Genova. Ma il problema del Pd e' nazionale. Discutiamone, senza accusare le primarie" afferma pero' Paolo Gentiloni. E il vicesegretario del Pd Enrico Letta sottolinea che la 'foto di Vasto' e' ormai superata: "L'alleanza solo con Sel e Idv non basta, e' un accordo del passato". Tanto che il veltroniano Giorgio Tonini chiede che si convochi una direzione del partito.

16,40 -  Il Movimento per le Autonomie smentisce in modo fermo e categorico le ipotesi di un qualunque coinvolgimento nelle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco di Palermo. «Si tratta di illazioni prive di fondamento che hanno il solo effetto di avvelenare il clima della democrazia», spiega il capogruppo Mpa all'ARS Musotto.
Il Movimento invita altresi quanti in queste ore avanzano illazioni e sospetti a fornire elementi precisi a sostegno di questa ipotesi e ad assumersene la responsabilità.
 

16,35 - ''Alle primarie di Palermo rappresentavo un'area che idealmente si colloca a sinistra del Pd e di Idv, ma i partiti che la rappresentano, da Sel ai Verdi al Prc-Fds, hanno fatto scelte diverse e ignorato la mia candidatura, come se la sinistra andasse frequentata con moderazione e tenuta fuori dalla portata dei cittadini''.Lo dice Antonella Monastra, candidata alle primarie di Palermo, che ha ottenuto il 6% dei voti.

16,10 - All'indomani di una tornata di elezioni primarie per la scelta dei candidati locali, il Pd si trova per l'ennesima volta a fare i conti con una pesantissima debacle. Questa volta, dopo la recente batosta di Genova, ad agitare i corridoi di Sant'Andrea delle Fratte è l'esito della consultazione di Palermo con Rita Borsellino sconfitta da Fabrizio Ferrandelli malgrado il sostegno del segretario Pier Luigi Bersani e dell'ala sinistra della coalizione composta da Sel e Idv. Un'alleanza che, secondo il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, rappresenta "il passato". "I nostri elettori e militanti a Palermo ci hanno chiesto altro, un accordo di altro genere, che guardi al centro - continua Letta - E' cambiato tutto, dopo Monti nulla è come prima. Le alleanze e il futuro si costruiscono sulle cose da fare

15,30 - “Le operazioni di scrutinio non sono state ancora completate e per quello che sappiamo il comitato organizzatore delle primarie dovrà anche valutare gravi problemi di natura procedurale che sono stati denunciati e messi a verbale in diversi seggi. Pertanto, nel pieno rispetto del lavoro del comitato organizzatore e degli elettori del centrosinistra, attendo l’esito dello scrutinio e delle successive verifiche. Qualsiasi commento, in assenza di dati certi, è a mio avviso inopportuno, tanto sul piano dei risultati elettorali, quanto su quello politico”. Lo ha detto Rita Borsellino.

14,10 - “Quello che è successo a Palermo è molto grave. Si tratta di primarie inquinate, aspettiamo le verifiche”.  Lo ha detto Leoluca Orlando, portavoce dell’Idv, parlando ad ‘Apprescindere”, trasmissione di Rai3.

12,50 - In attesa che il Comitato organizzativo delle primarie del centrosinistra si riunisca per comunicare i risultati ufficiali delle elezioni del 4 marzo, la conferenza stampa di Rita Borsellino, inizialmente prevista per le 15 di oggi, è stata rinviata.
Ulteriori comunicazioni verranno fornite nelle prossime ore. 

12,40 - Mentre il Pd grida allo scandalo e ai brogli e chiede il riconteggio delle schede, Fabrizio Ferrandelli, l'outsider che ha strappato la candidatura a sindaco di Palermo a Rita Borsellino, apre alla collaborazione. "La mia e' la vittoria dei cittadini palermitani che non si fanno imporre nulla da alcuno e che si sono espressi contro gli apparati e i segretari dei partiti. E' il risultato frutto del mio lavoro e della mia presenza sul territorio e nei quartieri.

  Adesso lavorero' e chiamero' tutti, anche gli altri candidati delle primarie, compresa Rita Borsellino, perche' si lavori insieme per vincere le amministrative e far ripartire Palermo".

L'ex Idv aveva il sostegno di un pezzo del Pd legato al senatore Beppe Lumia e al capogruppo all'Ars Antonello Cracolici, nonche' di una parte del mondo cattolico e associativo.

"Finora non mi ha chiamato nessuno, ma ci sentiremo presto - ha aggiunto - mi ha chiamato invece padre Gianni Notari", il gesuita per anni a Palermo alla guida delle battaglie a favore dei piu' disagiati e del centro Pedro Arrupe, a lungo culla dei fermenti piu' innovativi della politica, come la 'Primavera di Palermo'. Al presidente dell'Ars Francesco Cascio, che nelle prossime ore sciogliera' la riserva sulla sua candidatura in quota Pdl, e che aveva parlato di almeno 10mila elettori non di sinistra sui 30mila che hanno preso parte alla primarie, risponde: "Se sa qualcosa lo dica chiaramente".
Infine, Ferrandelli, dice di non temere Leoluca Orlando: "Non credo si candidera' contro di me, ne' che fara' una battaglia contro il mio nome. Sentiro' lui e Di Pietro perche' si lavori insieme".

11,30 - "Adesso ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni di Bersani oppure no".

Il senatore Beppe Lumia, sostenitore di Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del Pd a Palermo, ospite a "24 Mattino" su Radio 24 attacca i vertici del partito che avevano puntato invece su Rita Borsellino. "Noi a Palermo - ha detto Lumia - avevamo detto 'scegliamo Ferrandelli e escludiamo le scelte romane'. Non vorremmo rovesciare il discorso per cui dalle scelte di Palermo si impongono delle scelte romane".

Insomma, per Lumia "sarà Bersani a valutare lo stato di salute del partito. Noi - ha detto - ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni oppure no. Ma certo i segretari nazionali che hanno sbagliato questa scelta (oltre a Bersani Di Pietro e Vendola, ndr) riflettano e facciano il bene del proprio partito. Devono assumersi la responsabilità migliore che comporta una scelta sbagliata fatta a Palermo. Noi valuteremo qual è la responsabilità migliore".

Lumia, che si dice nient'affatto stupito per la scelta dei palermitani, ha poi sottolineato che "chi sta a Roma e sceglie dall'alto, chi gioca sulle alchimie delle elezioni utilizzando Palermo come uno scacchiere è caduto dal letto stanotte e oggi dovrà fare i conti con questa stupenda candidatura di Fabrizio Ferrandelli. Ma non solo Bersani è caduto dal letto - ha aggiunto - sono stati in tanti a cadere dal letto. Adesso tutti dobbiamo sostenere Ferrandelli, che ha una capacità espansiva notevole, parla di metropolitana e metro di Palermo, di energia rinnovabile, di risanamento dei quartieri. Idee moderne che possono portarlo a governare la città".
 

09,10 - Tra Ferrandelli e Borsellino, secondo gli ultimi dati (lo scrutinio in pratica è andato avanti sino all'alba) ci sono 165 voti di distacco. La polemica è dietro l’angolo: dallo spoglio sono emerse almeno un centinaio di schede nulle e tra queste, anche schede di colore diverso da quelle stampate dal partito. Per questo la Borsellino ha deciso di rimandare alla mattina di oggi  ogni considerazione sul voto. Del resto, in alcuni seggi è già partito il riconteggio delle schede. E non sono escluse le sorprese.
 

08,30 - Rita Borsellino, sostenuta da Bersani, da una parte del Pd e dal resto del centrosinistra (Sel, Idv, Verdi, Fds), alle primarie palermitane del centro sinistra fallisce per una manciata di voti la candidatura a sindaco. Vince con 9.945 voti il 31enne Fabrizio Ferrandelli, ex Idv espulso dal partito per aver sfidato la sorella del giudice ucciso nel '93, sostenuto da pezzi dei Democratici. Lo scarto è di appena 148 preferenze: supera la Borsellino, a 9.787 voti. Più distanziati gli altri candidati, Davide Faraone (Pd, il "rottamatore" sostenuto da Renzi) con 7.975 voti, e Antonella Monastra, staccata a 1.750. Dopo Genova, Bersani perde le primarie anche a Palermo e ora si profila un confronto interno al gruppo dirigente siciliano del Pd che si è presentato diviso.

Chiesto il riconteggio dei voti. Secondo alcuni rappresentanti di seggio una cinquantina di voti sarebbe contestabile, ma il numero esiguo non influirebbe sul risultato finale. Prima di ufficializzare l'esito, tuttavia, il comitato organizzatore delle primarie, riunito nella sede del Pd, verifica la regolarità della consultazione acquisendo le schede e le firme.

IL COMITATO DI FERRANDELLI:
"ABBIAMO VINTO NOI"
Secondo i dati raccolti dal comitato di Ferrandelli, avrebbe vinto le primarie del centro sinistra a Palermo con 9.945 preferenze superando con appena 160 voti di scarto su Rita Borsellino, giunta seconda. Terzo Davide Faraone (7.975); segue Antonella Monastra (1.750). «Stiamo verificando la regolarità del voto e contando le schede, poi a breve comunicheremo il risultato ufficiale», avverte il presidente del comitato organizzatore, Domenico Pirrone. Il comitato però precisa: il dato ufficiale dopo la conta.

FERRANDELLI: "GRAZIE, ORA VINCIAMO
LA BATTAGLIA FINALE"
«Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me. Domani chiamerò gli altri candidati e le forze politiche del centrosinistra per vincere la battaglia finale». Sono le prime parole pronunciate da Fabrizio Ferrandelli (ex Idv) scoppiato in lacrime dopo il risultato arrivato dall'ultimo seggio, poco dopo le 2 di notte.

Un successo l'appuntamento delle primarie che ha registrato un'affluenza record di circa 30 mila votanti (nel 2007 erano stati meno di 20mila), ma non si può dire sia stato un successo per la segreteria nazionale del partito che ancora una volta, dopo Genova, ha appoggiato il candidato sconfitto.

 

Fabrizio Ferrandelli, 31 anni, era sbarcato in politica con il Partito umanista, nel 2007 fu eletto consigliere comunale nella lista "Sindaco Orlando", l'anno successivo era diventato capogruppo di Idv, partito dal quale sarà espulso dopo la decisione di candidarsi, maturata quando era ancora in ballo la candidatura del portavoce nazionale di Idv ed ex sindaco della città Leoluca Orlando che in questa campagna per le primarie è sceso in campo per Rita Borsellino.
Ferrandelli, sostenuto dal cartello "Palermo più", che raduna 39 associazioni, ha l'appoggio di quella parte del Pd siciliano che fa capo al senatore Giuseppe Lumia, al capogruppo del Pd all'Assemblea regionale Antonello Cracolici e alla corrente 'Innovazioni' dell'ex ministro Toto' Cardinale, favorevoli all'alleanza con il Terzo polo e il Mpa di Raffaele Lombardo (ipotesi bocciata dal comitato delle primarie).

Pier Luigi Bersani, questa volta anche con Nichi Vendola e Antonio Di Pietro, ha invece appoggiato Rita Borsellino, 66 anni, sorella del giudice Paolo Borsellino ucciso in via d'Amelio nel '92. Attualmente europarlamentare, eletta nel 2009 da capolista del Pd nella circoscrizione Italia insulare. era sostenuta da tutti i partiti da Idv, Sel, Verdi, Federazione della sinistra e dal Pd che fa riferimento al segretario Pierluigi Bersani. Era stata candidata anche alla presidenza della Regione siciliana nel 2006, quando sfidò Salvatore Cuffaro, ottenendo il 41.6% dei voti, contro il 53% del futuro governatore.

C'era tempo per votare fino alle 21 nei 31 gazebo allestiti in tutta la città.
Dai primissimi dati ufficiosi in arrivo dai gazebo è merso subito il vantaggio di Ferrandelli e tanto è bastato per scatenare anche online un interesse
tale da far salire #primariepalermo e il nome del candidato tra i trending topic.

Ma con lo scrutinio che andava avanti il vantaggio sulla Borsellino si era assottigliato e nella corsa alla candidatura a sindaco sembrava recuperare punti anche il terzo incomodo (forse ancora più scomodo per la segreteria nazionale del Pd) Davide Faraone: 36 anni, sposato, una figlia, laureando in Scienze politiche, consigliere comunale e deputato regionale del Pd, legato al sindaco di Firenze Matteo Renzi, debutta in politica nel 2001, quando è eletto al Comune nella lista dei Ds, di cui è stato segretario cittadino. Riconfermato nel 2007 (sarà capogruppo fino all'agosto 2010), l'anno successivo è eletto deputato regionale. Nella campagna per le primarie, Faraone il "rottamatore" è entrato in polemica con il proprio partito, accusandolo di sostenere, anche economicamente, la candidatura di Rita Borsellino.
Più staccata è rimasta l'outsider Antonella Monastra, 55 anni, sposata, due figli, ginecologa, da un trentennio impegnata nel sociale, lavora nei consultori delle periferie e si batte contro la privatizzazione del "beni comuni".
"Ce l'abbiamo fatta, qui ha vinto la politica e l'antimafia", afferma felice il senatore del Pd Beppe Lumia. Ferrandelli assieme ai suoi sostenitori si e' recato a piedi in piazza della Rivoluzione, intonando 'We are the champions' con i suoi supporters.
Hanno votato quasi 30mila persone (oltre 800 immigrati e un centinaio di under 18), 10 mila in più rispetto alle primarie di cinque anni fa quando si presentarono ai seggi meno di 20 mila votanti.
"Nonostante l'afflusso considerevole, le primarie si sono svolte regolarmente e se ci sono stati alcuni episodi dubbi sono assolutamente irrilevanti", dice il coordinatore dell'esecutivo regionale del Pd, Enzo Napoli, che esclude "qualsiasi tipo d'infiltrazione, soprattutto di tipo malavitoso". Momenti di tensioni si sono registrati in alcuni seggi, dove è intervenuta la Digos, che ha identificato alcune persone. In particolare nel quartiere Zen è stata segnalata una donna che avrebbe invitato la gente a recarsi al seggio dando loro un euro, la cifra necessaria per potere esprimere il voto.