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14/03/2012 05:35:17

Consorzi di bonifica, dopo decenni di sprechi adesso si grida allo scandalo....

Dovrebbero gestire impianti e distribuzione dell’acqua delle dighe ma in realtà sono stati negli anni gli enti dove più si è sprecato, in assoluto silenzio. Figli, nipoti, altri raccomandati dai notabili politica locale sono stati "sistemati" con i soliti artifizi. Hanno oltre 2.500 impiegati e costano alle casse della Regione 120 milioni di euro.

Ora, in base all'ultima finanziaria della Regione Siciliana, si andrà al loro accorpamento.  Diventeranno due contro gli 11 attuali: uno nascerà a Palermo (con competenza anche su Trapani, Agrigento e Caltanissetta) e uno a Catania (con competenze su Enna, Ragusa, Siracusa e Messina). In realtà il risparmio sarà molto contenuto perché di fatto non si toccherà la voce di spesa più grande che è legata alle spese correnti, quindi al personale: si resta sui 62,3 milioni di euro all’anno.

Il comprensorio del Consorzio ha una superficie territoriale di Ha. 151.815 che ricadono nella Provincia di Trapani e precisamente nei seguenti Comuni: ALCAMO - BUSETO PALIZZOLO - CALATAFIMI - CAMPOBELLO DI MAZARA - CASTELLAMMARE DEL GOLFO - CASTELVETRANO - ERICE - MARSALA - MAZARA DEL VALLO - PACECO - PARTANNA - SALEMI - SANTA NINFA - TRAPANI - VALDERICE - VITA.

Attualmente il Consorzio di Trapani può contare su 15 lavoratori stagionali. E la situazione è allarmante:  gli impianti irrigui sono presi di mira da furti di opere in ferro, di apparecchiature idrauliche, di cavi elettrici in rame e da azioni vandaliche su sistemi e quadri elettrici. I danni stimati sono  superiori a 100 mila euro. La manutenzione delle strutture e l’attività istituzionale richiede circa 500 mila euro ma dalla Regione ne arrivano appena 60. La condizione del Consorzio di Bonifica 1 di Trapani è stata illustrata dal direttore generale dell'ente, Felice Crescente, nel corso dell'ultimo consiglio provinciale,