Stando alle notizie che arrivano da Roma, la realizzazione del nuovo carcere a Marsala è stata cancellata dal decreto firmato dalla Severino con cui si taglia una serie di nuove costruzioni penitenziarie, previste dal precedente governo. Per far quadrare i conti, tra le strutture che non vedranno la luce c’è anche quella di Marsala. Un penitenziario nuovo di zecca, in contrada Scacciaiazzo, che avrebbe potuto ospitare circa 250 detenuti e che avrebbe sostituito la vecchia casa circondariale di piazza Castello che ne può contenere al massimo una quarantina.
Ma anche per il vecchio penitenziario non giungono buone notizie da via Arenula. Infatti nella stessa misura sarebbe prevista la sua chiusura. L’attuale carcere ha funzione di "casa circondariale", pochi detenuti e tutti con delle pene minime da scontare, non oltre i 5 anni di reclusione, o in attesa di giudizio. Inoltre il carcere è allestito nel vecchio castello dell’800, e inadeguato. Ma questa è una cosa che si sa da sempre.
La cifra stanziata per il nuovo penitenziario si aggirava sui 40 milioni di euro. I buoni rapporti tra il sindaco di Marsala Renzo Carini e l’allora ministro della Giustizia Angelino Alfano avevano contribuito, nel giugno 2010, a dare l’assenso al finanziamento previsto nel “Piano carceri”. Il tutto era stato deciso dal Comitato di Sorveglianza, composto, oltre che dall’ex Guardasigilli, dall’allora Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. E prima ancora, nel marzo dello stesso anno, il ministero confermava l’inserimento del nuovo carcere di Marsala nel piano straordinario di opere penitenziarie. Ma fu nel 2008, nel corso della visita a Marsala di Alfano, che Carini consegnò la richiesta ufficiale per la costruzione della nuova struttura. Anche i tecnici del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria diedero l’ok dopo un sopralluogo nell’area di contrada Scacciaiazzo. Ed era stato addirittura Francesco Rutelli, nel 2006, nelle vesti di vice-premier ad assicurare che entro la fine di quell’anno Marsala avrebbe avuto il nuovo penitenziario.
È chiaro che Renzo Carini ci sia rimasto poco bene alla notizia giunta da Roma. Recentemente, allertato dalle nuove misure del Governo Monti per contrastare l’emergenza del sovraffollamento nelle carceri, Carini ha scritto al Ministro Severino per ottenere rassicurazioni sul finanziamento dell’opera e chiedere un incontro.
“Tale opera – scriveva il primo marzo scorso il sindaco di Marsala - completerebbe il contesto giudiziario rappresentato dal tribunale di Marsala che, per numero di affari trattati, è il quarto della Sicilia e, nei prossimi mesi, troverà allocazione nella nuova e più prestigiosa sede di recente costruzione”.