La nomina del nuovo management con un colpo di mano del Presidente Mimmo Turano ha fatto saltare il tavolo della Giunta, con le dimissioni di Patrizia Montalto, collega anche di partito - l'Udc - di Turano, e fatto partire un ultimatum di Giulia Adamo, sul piede di guerra. Ma c'è anche un'altra polemica aperta, e riguarda proprio Adamo e il suo rivale, Salvatore Ombra. I due si contendono a Marsala la sindacatura, e la gestione dell'aeroporto di Trapani, del quale Ombra è stato presidente fino allo scorso Febbraio (e fino ad allora da Adamo aveva avuto solo parole di stima), è uno degli oggetti di scontro.
Proprio qualche giorno fa, Giulia Adamo, intervenendo su www.marsala.it ha chiamato pesantemente in causa l'ex Presidente della Provincia, Tonino D'Alì, e l'ex amministratore dell'Airgest, Gaetano Galia, per alcuni "errori" che avrebbero compromesso la funzionalità di una struttura che invece lei, quando era alla guida dell'ente, sostiene di aver fatto decollare.
Ed è arrivata proprio ieri in redazione una replica di Galia. Secondo Adamo fu, tra gli altri, Galia " a fare perdere all'aeroporto di Birgi importanti finanziamenti europei". Replica Galia: "Ho conosciuto Giulia Adamo nel 2002, quando era Presidente della Provincia di Trapani; in quell'occasione mi chiese di assumere il ruolo di consigliere nel CdA di Airgest". Invito che Galia accettò, ma si rese conto delle gravi condizioni in cui versava Airgest e dell'impossibilità di pianificare alcunchè "soprattutto a causa del contesto di allora". "Per queste ragioni - ricorda Galia - mi dimisi dopo due o tre sedute".
Passano gli anni. Siamo nel 2006. Presidente della Provincia è D'Alì. Anche lui chiama Galia, ma con un diverso ruolo, adesso. Lo vuole Presidente dell'Airgest, con compiti operativi ben precisi. La società infatti rischia il tracollo. Il Ministero dei Trasporti e l'Enac vogliono ritirare la concessione dello scalo, e l'affidamento ad un'altra società, "avendo ravisato grosse criticità organizzative, societarie e gestionali" dice Galia.
Non solo. "La Regione Siciliana era pronta a revocare 20 milioni di finanziamento per l'aeroporto di Birgi" continua Galia. Erano soldi che la Regione aveva stanziato, con il portafoglio del Por, per l'ammodernamento dell'infrastruttura (allora assolutamente fatiscente, rispetto ad oggi) e che Airgest non era in grado nè di spendere nè di rendicontare.
Il 29 Agosto del 2006 Galia diventa Presidente dell'Airgest, eletto dal Cda.
La nomina ha due effetti immediati. L'Enac si dice pronta a riconsiderare l'idea di revocare la concessione all'aeroporto. E dalla Regione Siciliana viene rinnovata la convenzione - datata 2002 - che concede i finanziamenti per l'infrastruttura.
"Con tali presupposti - scrive sempre Galia nella sua nota di replica ad Adamo - si ottenne da parte di Enac l'autorizzazione alla realizzazione dei progetti esecutivi, realizzabili con i fondi del Por per la ristrutturazione dell'aerostazione". I risultati li vediamo oggi, sono sotto gli occhi di tutti i passeggeri che transitano dal "Vincenzo Florio".
"In particolare - aggiunge Galia - per due progetti Por, uno riguardante il trasporto bagaglio e uno sul deposito del carburante, furono fatti i bandi di gara e consegnati nel Gennaio 2007 i lavori". Gli altri progetti furono portati avanti dal successore di Galia, Salvatore Ombra.
Giulia Adamo sostiene di essere stata lei a portare Ryanair a Trapani, con alcuni meeting e una fitta corrispondenza. Ma dal resoconto di Galia emerge un'altra storia: "Ricordo che quando arrivai trovai, a proposito di Ryanair, una serie di comunicazione della compagnia aere alle quali Airgest non aveva risposto". Galia rivendica a sè i meriti di aver intrattenuto i primi rapporti commerciali con Ryanair, "tanto da far partire i primi voli a Settembre 2006". Voli che poi si svilupparono notevolmente negli anni a venire, fino a fare di Trapani l'unica base del Sud Italia di Ryanair.
"In virtù di tale incremento di passeggeri poterono essere anche aumentati i dipendenti" ricorda Galia, che si dimise nel Marzo 2007.
"Adamo non conosce i fatti o li travisa volutamente per fini a me sconosciuti?" è la domanda che infine si pone l'ex amministratore dell'Airgest.
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