La Procura della Repubblica di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio di sessantotto dipendenti della Soprintendenza Beni culturali ed ambientali e di società collegate per truffa. Gli indagati dovevano comparire innanzi il giudice per le udienze preliminari Piero Grillo, ma a causa della sua assenza, tutto è stato rinviato.
Nella richiesta di rinvio a giudizio, a firma del sostituto procuratore Anna Trinchillo, figurano i seguenti nomi: Giuseppe Ammoscato, Giuseppe Amoroso, Calogero Balfanza, Ignazio Barraco, Antonina Battiata, Calogero Bianco, Massimo Billeci, Salvatore Bonventre, Cristina Bottone, Oriana Brisciano, Alessandra Burgarella, Melchiorre Caito, Vito Cammareri, Vincenzo Canale, Flavia Carpitella, Antonina Catalano, Vincenzo Cottone, Luciano Croce, Franca Cusenza, Antonino D’Anna, Rosa Di Girolamo, Raffaele Di Lallo, Francesca Di Maio, Rita Di Trapani, Maria Failla, Leonarda Fanara, Maria Fazio, Maria Ferrara, Bartolomeo Figuccio, Maria e Massimo Galuppo, Antonina Gandolfo, Giovanni Garofalo, Gaetano Gelfo, Rosa Gerardi, Giuseppe Lanza, Filippa Leone, Sabrina
Lo Fria, Eligio Lucchese, Valentina Marciante, Pietro Martinez, Vito Martinico, Antonino e Salvatore Mazzara, Giovanni Messina, Anna Maria Moncada, Mario Morana, Gaspare Napoli, Girolamo e Salvatore Oddo, Giuseppina Perna, Angela Pipitone, Giuseppa Pisano, Giuseppe Raspante, Antonina
Ricevuto, Giovanna Ruggirello, Maria Salone, Margherita Salvaggio, Angela Savalli, Annalisa Schirò, Pietro Scontrino, Giovanna Sparta, Gisella Stampa, Giuseppe Tallo, Aldo Terzo, Giuseppe Tumbarello, Vito Vinci e Giuseppa Virzì.
Dalle indagini è emerso che i dipendenti erano soliti allontanarsi dal posto di lavoro per motivi personali senza timbrare il cartellino. Gli inquirenti contestano agli indagati di essersi procurati un ingiusto profitto attraverso la corresponsione dell’intero stipendio senza le dovute detrazioni.