Dato che sarebbe confermato anche dal fatto che intorno alle 7.25 il camionista già non rispondeva più al telefono.
A quell’ora infatti lo aveva cercato la moglie Vincenza Salato. Il corpo di Guastella, camionista alcamese di 50 anni, è stato trovato intorno alle 9 da un camionista e dalla romena che vive in una roulotte nel piazzale adiacente a quello degli orrori. E allora sul posto sono arrivati i carabinieri, giunti per primi.
Tuttavia, l’allarme al 118 è partito molto dopo. Lo denuncia il cognato della vittima, Antonio Salato: «Non riesco a capire come mai i tempi siano così sfalsati -dice Salato - È vero che per Vito ormai, ridotto in quelle condizioni, non c’era più niente da fare, ma è anche vero che la tempestività dell’intervento in casi del genere è essenziale».
POLEMICA CON IL COMUNE. L'amministrazione comunale di Collesalvetti replica intanto alle dichiarazioni dei legali della famiglia Di Leo - proprietaria del piazzale in cui è stato trovato senza vita, sbranato dai cani, Vito Guastella.
I legali della Di Leo sostengono che la ditta ha denunciato più volte agli uffici comunali, sia verbalmente che per iscritto, la presenza dei cani randagi nel piazzale che è stato teatro del drammatico incidente dello scorso 28 febbraio.
«L'amministrazione comunale – si legge nella nota inviata da Cole – si trova a dover smentire, dal momento che nel programma di gestione del protocollo del Comune non vi è traccia di tale denuncia. La ricerca è stata svolta in modo accurato, su un arco di tempo che va dal 2006 al 2012, utilizzando numerose chiavi di ricerca, senza però dare alcun risultato».
«L'amministrazione comunale – chiude la nota – desidera infine rinnovare la propria vicinanza ai familiari di Guastella in questo difficile momento».
FERITE SOSPETTE. E ci sono delle ferite sospette sul corpo di Vito Guastella. E poi tracce su cui far chiarezza trovate sul mezzo dell’autotrasportatore che ora si trova ad Alcamo, Dubbi che, secondo i legali della famiglia della vittima, mettono in discussione la dinamica dell’evento e la ricostruzione fatta dai carabinieri, coordinati dalla Procura. Si infittisce il giallo intorno alla terribile morte del cinquantenne.
Per fare luce sulla vicenda, il legale della famiglia Guastella-Salato, Antonino Sugamele, ha nominato dei periti di parte. Nei giorni scorsi, l’avvocato siciliano ha analizzato il camion della ditta Eurogru, per cui la vittima lavorava. E dal sopralluogo sarebbero emerse delle anomalie che ora il legale vuole approfondire. Inoltre, secondo l’avvocato dei Guastella, anche nel corso dell’autopsia sarebbero venuti fuori dei dettagli che non tornano con la dinamica ipotizzata dagli investigatori. Si tratterebbe di ferite che rimetterebbero in discussione la successione dei fatti. Per il momento sull’indagine c’è massimo riserbo. E ogni ipotesi potrà essere confermata o smentita solo dal lavoro della magistratura.