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07/04/2012 04:32:30

Illegalità e malaffare. Sale la tensione nella campagna elettorale di Trapani. Scontro Damiano - Rocca

Dalle opportunistiche dichiarazioni "ad effetto" della candidata Sabrina Rocca, rilevo che il tipo di campagna elettorale dei peggiori tempi passati, quella fatta di insinuazioni e di denigrazione dei candidati avversari, è iniziata.
Circa la mia dichiarazione "Temo solo che, per qualche meccanismo perverso, vinca il malaffare" non ritengo ci sia necessità di alcun chiarimento, tenuto conto che proprio in seno alle Amministrazioni pubbliche, fra le quali quelle comunali, se non gestite con competenza, correttezza ed onestà, il malaffare può trovare le condizioni in cui radicarsi ed esprimere i suoi peggiori effetti, come tante inchieste giudiziarie hanno, ahinoi, più volte dimostrato.
In ordine, invece, alla domanda: "...come sta al fianco di un senatore indagato e di un sindaco condannato." osservo che il mio attuale ruolo di candidato Sindaco, sostenuto dalle liste PdL e Fazio, mi porta ad essere vicino sia ad un Senatore della Repubblica sia al Sindaco della Città di Trapani, espressioni di tali liste, ai quali la Legge non ha inibito lo svolgimento dei loro rispettivi ruoli istituzionali che essi devono continuare a svolgere.
Da Uomo libero, oggi, e da sempre votato esclusivamente al bene della collettività, intendo perseguire solo obiettivi di sviluppo sociale e di benessere comune, augurandomi che tale mio intendimento possa essere emulato da taluno dei miei 'concorrenti'.

 

09,00 - Sale la tensione a Trapani. Il candidato Sindaco del Pdl e della Lista Fazio, Vito Damiano, ha espresso le sue preoccupazioni per l'illegalità e il malaffare che potrebbero inquinare la campagna elettorale.All'allarme di Damiano si è associata anche il candidato del Pd e di Sel, Sabrina Rocca: "Siamo certi che gli organi competenti vigileranno sull’andamento di questa campagna elettorale e siamo certi che scorrettezze di alcun genere non potranno mai arrivare dalle nostre liste e da tutti i nostri candidati a cominciare dalla sottoscritta – dice la prof. Rocca – ci preoccupiamo semmai che un uomo dello Stato e delle Istituzioni come il generale Damiano legittimamente si definisce, esterni la sua paura che in città possa vincere il malaffare, speriamo che da uomo di Stato e delle Istituzioni incontrando, come sappiamo ha fatto, vertici della magistratura e delle forze dell’ordine, abbia fornito le più utili indicazioni per le necessarie azioni repressive. Non c’è dubbio che è quello che faremo, denunceremo ogni cosa non appena avremo sentore di una campagna elettorale che possa essere inquinata".

Poi, l'attacco: "Il candidato sindaco del Pdl generale Damiano dovrebbe chiedersi come sta al fianco di un senatore indagato e di un sindaco condannato. Così come ci sorprendiamo del perdurante silenzio del candidato sindaco della “santa alleanza” Giuseppe Maurici (definiamo la sua coalizione una santa alleanza perché sembra che vada dispendendo miracoli in ogni dove) a proposito delle sue frequentazioni con soggetti che risultano da tempo a contatto diretto con la mafia. La città deve sapere che in questa campagna elettorale si sta consumando una faida tutta dentro al centrodestra, e quando ci sono le faide ogni mezzo viene usato. E’ contro questa realtà di cose che noi ci schieriamo".

E torna anche l'incubo di ogni campagna elettorale, il codice etico. Tant'è che Rocca scrive:  "Alla città diciamo che i nostri candidati firmeranno un codice etico e un solo sospetto li obbligherà a fare un passo indietro immediatamente. Per essere chiari: la legalità per noi è vigilare e fare eseguire i lavori pubblici a regola d’arte, è avere rispetto del cittadino, pretendere il rispetto dei doveri ma essere pronti a riconoscere i diritti di tutti, riconoscere ogni vantaggio al cittadino onesto e rispettoso delle leggi e riconoscere a chi ha scontato una pena la possibilità di un reinserimento sociale a condizione che faccia ammenda delle proprie colpe, la legalità per noi è non emarginare chi collabora con la magistratura, la legalità per noi è consegnare la cittadinanza onoraria ad un prefetto, Fulvio Sodano, che è stato sfidato fin dentro la sua stanza dal potere mafioso e che è stato improvvisamente mandato via da questa città mentre i mafiosi intercettati lo offendevano, augurandosi il suo trasferimento e quello del capo della Mobile del tempo, dott. Giuseppe Linares, la legalità per noi è dedicare lo slargo della via Orti, vicino la via Fardella, a quel giovane e coraggioso eroe civile che si chiamava Nino Via, e dedicare la piazza Martiri d’Ungheria alle “Vittime delle Mafie”.