Lo afferma il coordinatore regionale della Uil Penitenziari Gioacchino Veneziano in merito alla preannunciata chiusura del carcere di Marsala decisa dal ministero della Giustizia, precisando che “è dal 1997 che si reclama la costruzione di un nuovo carcere e che dal 1999 esiste un decreto di chiusura che rendono gli organici di polizia penitenziaria impiegati a Marsala praticamente inesistenti”.
In considerazione di tutto ciò Veneziano auspica che “i tecnici che in questo momento governano l’Italia si ricordino che oltre allo spread c’è pure la mafia da combattere, e che chiudendo gli avamposti della legalità si da’ l’impressione di abbassare la guardia. In pratica, ci troviamo a essere passati dalle roboanti dichiarazioni di miglioramento e sviluppo delle strutture di detenzione a un netto e pesante taglio a quelle esistenti. Di questa sitauazione – conclude - ne faranno le spese i cittadini che vedranno diminuire i presidi di legalità e il personale che perderà la propria occupazione”.