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23/04/2012 04:46:55

Consiglio Comunale. A Marsala la carica dei "detto": Sanchez, Sgammarro....e due Giacomino

E quindi ogni mezzo è utile, purchè sia lecito, è chiaro. Sicuramente, uno degli incubi dei consiglieri comunali è che il proprio elettore sbagli a scrivere il suo nome, una C al posto della G, un diminutivo al posto del nome reale. La storia politica minore marsalese è piena di mancati consiglieri che giurano di non essere stati eletti per il cognome troppo difficile, per un'omonimia messa lì a bella posta, per un presidente di seggio troppo rigoroso su un nome scritto storpiato. Per fortuna c'è il "detto". La legge infatti permette ai candidati alle elezioni di affiancare al proprio nome anche il diminutivo con il quale sono conosciuti. Il caso di scuola, del quale fa uso anche il candidato Sindaco Giuseppe Gandolfo (non ce ne sarebbe bisogno, perchè per il Sindaco il voto non si scrive, ma si mette semplicemente una croce sul nome prestampato nella scheda) è quello di "Giuseppe" detto "Peppe". Logico, no? Purtroppo negli anni il "detto" è stato forzato fino all'inverosimile, nel tentativo di acchiappare sempre più voti, di dare messaggi chiari agli elettori. Un soprannome, una 'ngiuria...forse qualcosa in più....

E' proprio il primo candidato della prima lista estratta dagli uffici elettorali del Comune a dare l'esempio. Si tratta della lista "Fratelli d'Italia" del candidato Sindaco Salvatore Rubbino. Capolista, in ordine alfabetico, è Ernesto Alagna, nato a Tunisi, nel 1946. Si è fatto registrare come "Ernesto Alagna detto Avvocato". In pratica, chi scriverà "Avvocato" nella scheda dà il voto a lui.

Nella stessa lista spicca una "Maria Pace detta Mary", e "Innocenzo Passalacqua detto Sanchez".

Si candida al consiglio comunale anche Massimo Felice Fernandez. E' il figlio del consigliere comunale Rino Fernandez, morto qualche mese fa, e che aveva un grande seguito elettorale (era stato consiglieri per diversi anni). Quasi a voler testimoniare di raccogliere l'eredità del padre, Fernandez si è registrato così: "Massimo Felice Fernandez detto RINO". Quindi chi scriverà il nome del defunto Rino Fernandez darà il voto al figlio.

Andando avanti, tra un "Giovanni Franco detto Gianfranco" e diminutivi simili, spicca nella lista a sostegno di Salvatore Ombra, Cantiere Popolare - Nuovo Psi, un "Giacomo Farina detto GIACOMINO" e, soprattutto, un "Ignazio Mannone detto SGAMMARRO".

Ma non è il solo GIACOMINO in lista. Credeva di essere originale, ma stessa cosa ha fatto in candidato di una lista in appoggio a Giulia Adamo, Coraggio e Passione per Marsala, con un Giacomo Parrinello detto anche lui "GIACOMINO".

Nella lista "Futuro per Marsala", sempre con Ombra, il candidato Antonino Gabriele preferisce che sulla scheda si scriva "MASSIMO".  Poi c'è un Gianvito che diventa Gianni, ed un Nicolò che diventa Nicola.

Non ha nessun "detto", ed è un record, la lista "Iniziativa Democratica Popolare".

Ma in Marsala Avvenire c'è chi usa il nome da deejay. E' il caso di "Coppola Leonardo Alessandro detto Alex C".

Originale e misterioso nella lista Grande Sud è il candidato Giuseppe Culicchia che mettere il detto "MONTUORI CULICCHIA". C'è anche un VIto Pannitteri detto "Uccio".

Ancora, nella lista "Coraggio e passione per Marsala" c'è Leonardo Pugliese detto EMANUELE, ed un altro EMANUELE è Ignazio Vinci, nell'Udc.

Nella lista "Marsala è tua" di appoggio al candidato Sindaco Gandolfo c'è un Fiorino Vincenzo detto "MICHAEL", e Alberto NIzza, detto ALVIN. Come il cartone animato.