La verde, infatti, ha toccato oggi un nuovo picco al costo medio nazionale di 1,918 euro al litro (presso i distributori Shell) e visto l’andazzo, probabilmente tra qualche settimana questo sarà il costo del carburante “scontato”.
A segnalarlo è sempre la Staffetta Quotidiana, che indicata in Shell la compagnia che ha raggiunto questo poco invidiabile record. Per onor di cronaca, però, bisogna dire che le altre compagnie di distribuzione non sono esattamente a buon mercato, dato che la Q8 è riuscita ad aggiudicardi la “medaglia d’argento” con un prezzo di 1,917 euro al litro. Poca differenza, quindi. Tutto questo non farà altro che esasperare ancora di più gli automobilisti, sopratutto alla luce del fatto che, secondo i dati pubblicati da Quotidianoenergia.it, con la chiusura dei mercati di venerdì scorso si è registrato un abbassamento delle quotazioni internazionali di benzina e diesel, ma nonostante questo in Italia il costo al cliente ha continuato a salire.
L’unica eccezione, fortunatamente, viene dal gasolio. Eni, Esso e Shell, infatti, hanno abbassato i prezzi consigliati di 0,5 centesimi di euro, portando il tetto massimo a 1,788 euro al litro. La stessa mossa è stata seguita anche da Eni e TotalErg, ma il vero abbassamento alla luce dei costi internazionali si è visto solamente presso i distributori No-logo. Le medie nazionali tenendo conto di tutti i distributori, quindi, si assestano sui 1,903 euro al litro per la benzina, 1,784 per il diesel e 0,882 per il GPL. Per quanto riguarda minimi e massimi medi per ogni distributore, la verde costa da 1,896 euro/litro dalla Esso a 1,903 da Shell e Tamoil (No-logo 1,790), il gasolio da 1,773 euro/litro da Eni al 1,784 dalla Q8 (No-logo 1,653), mentre il GPL passa da 0,869 euro/litro da Eni a 0,882 dalla TotalErg (No-logo a 0,835).