I preti vogliono dar voce ai poveri e a chi soffre. Una lettera per affermare la piena disponibilità a collaborare con la futura Amministrazione. Le proposte riguardano: la famiglia, perché
molte sono in serio disagio economico che non può essere risolto solo con il sussidio periodico; i giovani – e la città è carente di centrisportivi e oratori parrocchiali; gli anziani e ancora i poveri – per cui va aperto un dormitorio temporaneo; il volontariato, «risorsa importante che richiede ulteriore promozione per un servizio sempre più qualificato e sostenuto».