Sostenere lo sviluppo delle aree rurali della Sicilia, migliorarne la competitività, valorizzare il territorio a partire dalle molteplici potenzialità del settore agricolo, alimentare e forestale.
Una sfida impegnativa alla quale l'amministrazione regionale ha risposto tramite gli strumenti offerti dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Sicilia 2007-2013.
Dal 2008, anno di approvazione del Programma da parte della Commissione Europea, innumerevoli iniziative ed interventi hanno consentito di ridisegnare il volto delle aree rurali della Sicilia, limitandone l'isolamento attraverso un percorso strategico di crescita e valorizzazione.
Al PSR Sicilia 2007-2013 sono state destinate, per la realizzazione degli interventi, ingenti risorse pubbliche pari a 2.185.429.544,25 euro di cui 1.279.201.000 euro provenienti dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.
Ad oggi circa il 90% delle risorse è stato impegnato, la spesa pubblica complessiva erogata ammonta a 818.669.762 euro di cui 511.527.183 di quota FEASR, con una percentuale di attuazione del Programma del 40% circa.
L'amministrazione regionale è infatti riuscita a superare, per ogni anno del PSR, l'obiettivo di spesa determinato dalla Comunità Europea, evitando il disimpegno automatico, ovvero la perdita delle risorse economiche europee. Finanziamenti che grazie ad un'ottica di progettualità e competitività, sono diventati in breve tempo concreti progetti di sviluppo.
L'uso integrato di più misure del PSR Sicilia 2007-2013 ha permesso di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili, attuando interventi ad ampio raggio che hanno riguardato più beneficiari. Tra le numerose iniziative approntate, particolare attenzione è stata dedicata al ricambio generazionale con il Pacchetto Giovani, che ha consentito l'insediamento in agricoltura di 880 giovani imprenditori a cui presto si aggiungeranno ulteriori 400 giovani a seguito dello scorrimento in graduatoria autorizzato dall'AdG.
Meritano inoltre di essere menzionati, il progetto Banda Larga, finalizzato al superamento del digital divide nelle aree rurali attraverso un investimento di 23 milioni di euro per interventi infrastrutturali per lo sviluppo dei servizi a banda larga ed i Progetti integrati di Filiera, finanziamenti a sostegno dei soggetti coinvolti in programmi di eccellenza relativi alle filiere agroalimentari e alle produzioni locali.
Per contrastare le difficoltà di accesso al credito degli imprenditori, è stato predisposto un Fondo di Garanzia per gli investimenti privati per un ammontare complessivo di 37 milioni di euro ed è stato perfezionato l'accordo per il rilascio della Green Card, con la quale la Sgfa (Società di gestione dei fondi per l'agroalimentare) si impegna nella concessione di una garanzia diretta fino all'80% del finanziamento erogato dagli istituti bancari ai giovani imprenditori agricoli.
Di quanto già anticipato, risultati raggiunti, ulteriori attività ed obiettivi futuri, si discute oggi a Palermo, in occasione del Forum Regionale Sviluppo Rurale che si tiene al Grand Hotel et des Palmes del capoluogo siciliano.
All'evento, prendono parte autorità nazionali ed internazionali: Rosaria Barresi, Autorità di Gestione del PSR Sicilia 200-2013; Elio D'Antrassi, assessore regionale delle Risorse Agricole e Alimentari; Graziella Romito, rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Renato Mannheimer, presidente di Ispo – Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione – ha partecipato al Forum in videoconferenza, illustrando i risultati di un’indagine condotta sulle opinioni dei siciliani sugli ambiti di attuazione del PSR Sicilia 2007-2013.
Dal rilevamento, effettuato tramite intervista telefonica su un campione di 502 individui (campione di tipo casuale stratificato per quote) è emerso un fortissimo accordo dei siciliani verso tutte le tipologie di investimenti proposti nel settore agricolo, in particolare per quanto concerne l’occupazione giovanile (75%), le produzioni agricole e zootecniche di qualità (66%), la tutela e la promozione del territorio (65%) la dotazione di strumenti tecnologici (51%). Per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi per l’agricoltura, quasi due siciliani su dieci (15%) ritengono credibile l’avvenuta erogazione sul territorio di quasi la metà delle risorse finanziarie disponibili. Gli ambiti di intervento indicati come prioritari per il rilancio dell’agricoltura siciliana sono: sviluppo imprenditoriale e competitivo del settore agricolo (27% di prime risposte), la certificazione di qualità per i prodotti tipici (18% di prime risposte), l’offerta di turismo rurale (17% di prime risposte).
I dati dettagliati dell’indagine sono disponibili sul sito internet www.psrsicilia.it. Nel corso della giornata verranno presentati i nuovi bandi per il settore agricolo predisposti dall'amministrazione regionale, relativi alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, al contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico, alla prevenzione incendi e alla assistenza tecnica alle imprese del settore agricolo e forestale. Nel pomeriggio, saranno illustrate alcune “best practice”, progetti di eccellenza realizzati nella regione.
Gli imprenditori agricoli racconteranno le storie di successo di aziende rurali siciliane che, sostenute dal PSR Sicilia 2007-2013 hanno fronteggiato la crisi del mercato agricolo, sviluppando competenze e specializzazione, creando nuova occupazione, mettendo a rete l'agricoltura con l'intera economia regionale.
“Una notevole quantità di risorse investite che, in un periodo di difficoltà economica come quello attuale, che potrebbe scoraggiare a realizzare investimenti, ha assunto un ruolo di vitale importanza per il rilancio di molte aziende siciliane che hanno dimostrato fiducia nelle proprie possibilità di sviluppo, traendo vantaggio dal sostegno previsto dal PSR Sicilia 2007-2013, investendo in progetti di ammodernamento rivolti ad aumentare la capacità del settore agricolo ed agroindustriale di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato”: Questo il commento dell’AdG Rosaria Barresi in merito agli effetti dell’applicazione del Programma di Sviluppo Rurale in Sicilia.
Secondo l’assessore Elio D’Antrassi, il salto di qualità per il settore agroalimentare potrà essere compiuto puntando sulla Progettazione integrata di Filiera, “un approccio strategico che si rivela vincente nel favorire il dialogo tra aziende agricole e istituzioni, originare un circolo virtuoso in grado di riqualificare il territorio, creare occupazione permanente e limitare le forme di disorganizzazione produttiva”.
Per la Sicilia, principale mercato agricolo italiano, lo sviluppo delle aree rurali è obiettivo di fondamentale interesse. Una regione che si configura sempre più come reale scenario di modernizzazione, secondo il motto “Coltiviamo sviluppo in Sicilia, terra del tuo futuro”.