Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri rispondendo a una sollecitazione di Alferdo Morvillo, magistrato e fratello della moglie di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, in un incontro promosso a a vent'anni dalla strage di Capaci e che ha visto in platea la partecipazione a titolo personale anche del ministro del Lavoro Elsa Fornero. ''Abbiamo degli strumenti che stiamo affinando - ha detto Cancellieri - e che produrranno risultati ancora piu' efficaci''. Il ministro ha sottolineato la necessita' di colpire la mafia non solo sotto il profilo militare che ha registrato grandi successi e ha tolto al crimine il volto che aveva ancora vent'anni fa in Sicilia, ma sotto l'aspetto economico che ha consentito alla Mafia di varcare i confini regionali e anche quelli nazionali: ''Quello che vive ed e' cresciuto come una piovra - ha detto Cancellieri - e' l'economia della mafia . La mafia ha cambiato pelle ed e' diventata una grande holding che gestisce un potere enorme, li' bisogna fare ancora di piu' quello che si fa''. ''Pensiamo agli appalti - ha detto il ministro - abbiamo leggi interessanti e iniziative valide, ma credo che sul tema degli appalti dobbiamo fare di piu'. Tant'e' vero che abbiamo disposto con il ministro della giustizia Paola Severino delle norme che consentiranno un'anticipazione del codice antimafia proprio sugli appalti forti dell'esperiemza maturata all'Aquila e a Torino sulla Tav.
Perche' - ha sottolineato ancora - li' vanno colpiti i mafiosi, nella loro ricchezza: e' cio' che fa piu' male, e su questo abbiamo strumenti che stiamo affinando''. Anche i riferimento ai beni confiscati e alla loro restituzione alla societa': ''dobbiamo fare delle modifiche - ha detto Cancellieri - perche' le norme sono validissime ma sono forse adeguate a concetti passati. Dobbiamo restituire alla societa' cio' che e' stato tolto alla societa', ma dobbiamo farlo presto per dimostrare che lo stato c'e'''. ''Da parte del governo - ha assicurato - c'e' un impegno totale per combattere una battaglia a 360 gradi''. Durante il confronto con il ministro morvillo ha posto l'accento sulla necessita' di modificare l'arti.416 ter sul voto si scambio, la cui fattiscpecie prevede l'erogazione di denaro. ''Nelle indagini - ha detto Morvillo - non emerge la compravendita.
Il mafioso non ha bisogno di soldi per comprare i voti, il vero mafiosao i voti li compra con la sua personalita', il suo prestigio e la sua autorevolezza.
Questa e' una norma che richeide una mdifica seria e occorre aggiungere al denaro altre utilita' ''. Morvillo ha ricordato che ''nel nostro ordinamento giuridico esiste gia' qualcosa che possiamo definire un'etica antimafia, la legge in materia di scioglimento dei consigli comunali'', e ha fatto un appello al governo: ''se non ci date aiuto voi, se non viene impedito giuridicamente a certe persone di accedere al potere noi resteremo fermi a dei successi nel momento militare''.