“La chiusura del carcere di Marsala – afferma Veneziano – è un fatto estremamente negativo, in quanto verrà a mancare sul territorio un presidio di legalità. Ritengo, inoltre, che la soppressione dell’istituto penitenziario non porterà grossi risparmi per le casse dello Stato, perché i detenuti dovranno confluire tutti al carcere di Trapani, con notevoli spese per i vari trasferimenti che conseguono agli arresti e tutte le procedure del caso”.
Il coordinatore di Uil penitenziari sottolinea, infine, che il provvedimento del Ministero della Giustizia “avrà conseguenze pesanti sui più deboli, ovvero sui lavoratori che abitano in tutta la provincia che dovranno affrontare ulteriori spese in carburante per raggiungere il proprio luogo di lavoro, spese stimabili fino a 300 euro al mese, che andranno a intaccare ulteriormente gli stipendi, e quindi i bilanci familiari, già martoriati da tasse e caro vita”