"Sono venuti a prendersi il GIovinetto di Mozia" racconta Mario Ottoveggio. La circostanza è nota: il Giovinetto farà sarà esposto a Londra in occasione delle prossime Olimpiadi, poi farà un altro po ' di giri, insomma, mancherà fino a Settemrbe. Sarà esposto al British Museum di Londra. Il museo inglese presterà, invece, alla Regione Siciliana la statua dell'Apollo Strangford, opera greca realizzata tra il 500 ed il 490 a.C., che sara' esposta nello stesso periodo nella sede del museo "Giuseppe Whitaker" dell'isola di Mozia.
"Ma noi vogliamo il Giovinetto - aggiunge Ottoveggio - anche perchè la maggior parte di turisti e le scolaresche che vengono a visitare lo Stagnone e vanno poi a Mozia, cercano esclusivamente quella statua,perchè ne hanno sentito parlare in tutto il mondo. Solo che quando arrivano da noi nessuno gli spiega che la statua non c'è. Qualche giorno fa è venuta una scolaresca proprio per studiare da vicino il Giovinetto: quando sono arrivati, dopo diverse ore di viaggio, hanno scoperto che la statua era già partita per Londra, e nessuno gli aveva detto niente".
La mancanza di informazioni è solo uno dei tanti problemi della Riserva dello Stagnone, gestita - male - dalla Provincia Regionale di Trapani. Negli anni la Riserva è stata saccheggiata nei modi più diversi. Innanzitutto dal bracconaggio e dalla pesca di frodo, che le poche guardie ambientali non sono in grado di contrastare. Poi dall'abusivismo e dalla speculazione edilizia. Cancellata l'ara di pre - riserva, nel 1996, ai bordi dello Stagnone è possibile costruire in libertà, come dimostra la recente edificazione del "Borgo della Pace" o la costruzione di villaggi e residence nella parte più interna dello Stagnone. E se la Provincia e la Capitaneria hanno ripulito i fondali di gavitelli e corpi morti, in molti periodi dell'anno le strade della Riserva si presentano sporche e piene di rifiuti.
"Ma è la mancanza di servizi la cosa che colpisce di più - sottolineano alcuni turisti in visita - perchè non ci sono informazioni adeguate, o mancano servizi essenziali". Una anziana signora racconta: "Le donne della nostra comitiva dovevano fare pipì. Abbiamo scoperto che non avete un bagno pubblico. Ed un posteggiatore abusivo ci ha consigliato di andare dietro un canneto. Ma che vergogna è?". Quello delle signore costrette a nascondersi per fare pipì è uno spettacolo imbarazzante che si ripete ogni giorni, raccontano gli operatori. Dalla Provincia hanno promesso più volte dei bagni, ma non hanno fatto mai nulla. Anche fare una passeggiata lungo il molo dell 'imbarcadero storico è difficile. Negli anni sono stati fatti interventi non regolarie, che hanno reso il molo scomposto e difforme. "Non sapete quante persone inciampano" aggiunge un altro operatore. Da tempo è anche richiesta la potatura delle palme i cui datteri «piovono» in testa ai turisti e la sistemazione della segnaletica usurata. Aggiungono altri operatori: "Un ulteriore colpo al nostro lavoro è stato dato dalla soppressione di alcune corse di autobus che dal centro conducono allo Stagnone. Prima i turisti non automuniti riuscivano ad arrivare alle 9 del mattino e trascorrevano qui l'intera giornata. Ora il primo bus arriva alle 10,30 e l'ultimo riparte alle 17,30". Il fatturato è in calo dell'80%. Le presenze, secondo Mario Ottoveggio, sono in calo del 25%.