C’era anche un Suv Mercedes che adesso verrà utilizzato dal settore Protezione civile del Comune di Alcamo, la città del “signore del vento”. La decisione è stata presa qualche giorno fa dalla stessa amministrazione comunale di Alcamo che ha accolto la proposta di assegnazione fatta dalla Prefettura di Trapani. La stessa proposta era stata fatta anche al Comune di Castellammare del Golfo che però non ha per niente risposto, a quanto pare non sapeva che farsene del macchinone.
Nicastri è stato soprannominato “il signore del vento”. Da semplice elettricista nel giro di poco tempo è diventato uno dei maggiori sviluppatori di parchi eolici fino al 2010, quando la Dia di Palermo mette i sigilli a beni per 1,5 miliardi di euro. Il più ingente sequestro mai fatto. Per lui le accuse sono pesanti. Quell’impero sarebbe frutto dei suoi rapporti con la mafia. Nicastri sarebbe stato al centro del triangolo imprenditoria- mafia-politica. L’organizzazione mafiosa (principalmente quella della provincia di Trapani, con una diramazione che arriva fino alla 'ndrangheta) autorizza l’impresa ad operare sul proprio territorio e il politico a gestire l’affare, ricevendone in cambio la tangente. Il politico garantisce alle imprese l’emanazione di tutti i provvedimenti amministrativi necessari ricevendone, in cambio, la promessa di tangente. Gli imprenditori pagano e realizzano gli impianti. In particolare a Nicastri, nell’operazione della Dia, sono state sequestrate 43 società, più di 100 tra terreni, palazzine, magazzini in provincia di Trapani, diverse automobili, 60 conti correnti, depositi, polizze assicurative.