“Ed a questo che è opportuno che ritornino - afferma il sindaco Giulia Adamo - È impensabile continuare ad affidare servizi così importanti ad una Società che, finanziata con denaro pubblico, utilizza criteri gestionali privatistici. Con orgoglio, quindi, ridiamo dignità alla Scuola e rafforziamone la valenza educativa”. Per la revoca dell’Istituzione, tra l’altro, si era già espresso il Consiglio comunale di Marsala che – nell’ottobre scorso - votò favorevolmente un’apposita proposta di deliberazione. Le stesse motivazioni sono state fatte proprie dalla Giunta Adamo che, con il provvedimento ora approvato, demanda al dirigente del settore Affari Generali la predisposizione della relativa deliberazione. Questa, successivamente, sarà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea di Sala delle Lapidi, competente in materia. “Alunni, docenti, famiglie torneranno ad avere un punto di riferimento certo, qual è l’Assessorato alla Pubblica Istruzione – sottolinea Eleonora Lo Curto, con delega alle Politiche scolastiche. La Scuola marsalese potrà altresì contare sull’esperienza della sottoscritta e del sindaco che, provenendo proprio da quel settore e credendo pienamente nell’autonomia scolastica, potranno dare un maggiore contributo a quel mondo così delicato e che merita la massima attenzione”. La delibera approvata dalla Giunta Adamo è stata dichiarata urgente ed immediatamente esecutiva.
"Ragioneremo adesso in maniera preventiva, per fare funzionare i servizi" dichiara Lo Curto, il cui assessorato diventa, dopo l'abolizione di Marsala Schola, davvero pesante: "Non c'è motivo di pagare un consiglio di amministrazione che non esiste e non funziona" dichiara Lo Curto a proposito di Marsala Schola. In realtà già da più di un anno i consiglieri di Marsala Schola non percepivano emolumenti: "Che io sappia - replica Lo Curto - hanno percepito regolari emolumenti. E il Presidente Katia Adamo si è dimessa da Marsala Schola quando non aveva più nulla da guadagnare. Non avevano dignità di esistere. I soldi utilizzati per pagare loro erano sottratti all'autonomia scolastica. Per noi invece la pubblica istruzione deve essere gestita dall'amministrazione comunale per essere gestita in maniera conforme alle esigenze delle scuole".
Più cauto è Osvaldo Angileri, sindacalista, fino a poco tempo nel CdA di Marsala Schola: "Abolire l'istituzione così su due piedi non mi è sembrato opportuno. Prima sarebbe stato meglio vedere il piano economico dell'ente, per rendersi conto della reale situazione finanziaria. E mi chiedo anche cosa succederà al personale che dal Comune era transitato verso Marsala Schola".
Aggiunge Michele Gandolfo, consigliere comunale del Pd: "Premesso che sono favorevole allo scioglimento di Marsala Schola, ricordo all'Amministrazione Comunale che in realtà una delibera di Giunta di per sè non è sufficiente a cancellare l'ente, ma tutto deve passare dall'approvazione del consiglio comunale".