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12/06/2012 04:29:38

Ricoveri psichiatrici, il Comune di Marsala presenta il conto: vuole 25.000 euro a famiglia

A sollevare il caso è il consigliere comunale Michele Gandolfo (rieletto tra le fila del Partito democratico)  medico psichiatra in servizio presso il locale distretto dell’Asp.

Gandolfo ha evidenziato il caso intervenendo, nei giorni scorsi, su Rmc 101. Tra l'altro ha dedicato alla materia pure il suo primo intervento in Consiglio Comunale, chiedendo al Sindaco Adamo di intervenire: "E' colpa dell'Amministrazione precedente di Carini" ha replicato il Sindaco.

In realtà il Sindaco può fare ben poco. E' una legge regionale del 2003 che stabilisce che i soggetti che sono curati devono pagare parte delle spese in base al reddito. Piuttosto è da capire come mai dal 2008 ad oggi non siano state fatte alle famiglie delle comunicazioni annuali.

Gandolfo evidenzia, inoltre, che i familiari ai quali il Comune di Marsala  - a distanza di circa quattro anni dal ricovero del familiare - ha notificato il salato conto «non sapevano neppure di dover pagare una quota delle spese».
Per loro è stata, dunque, un’amara sorpresa. «Tra costoro - dice il consigliere del Pd - c’è gente che guadagna appena 250 euro al mese, che non sa come tirare avanti, che vive in case molto modeste. Eppure, su queste abitazioni è stata addirittura posta l’ipoteca… ». A chi non pagherà, dunque, verrà tolta la casa. Sono circa una trentina le famiglie marsalesi in queste condizioni. I loro familiari, che per le gravi patologie psichiche di cui soffrono non possono essere assistiti a casa (in genere, perché pericolosi per se e per gli altri), sono ospiti delle tre strutture private convenzionate esistenti in città.

Si tratta di un problema che riguarda 30 famiglie. Il Comune cerca da queste famiglie, in totale, circa 750.000 euro. Se non pagano le famiglie, chi pagherà? E perchè questi servizi non sono gratuiti?

Ricapitolando, Il Comune presenta un conto salatissimo a questa povera gente, che non ha denaro per pagare, né per difendersi sul piano legale. Un doppio dramma, dunque, per chi già soffre psicologicamente per la malattia dei propri cari e che adesso si ritrova debitore con il Comune.
«Senza saperlo in anticipo» ribadisce Gandolfo. Potete leggere la lettera che il Comune ha inviato alle famiglie marsalesi che devono i soldi cliccando qui per la prima pagina, e cliccando qui per la seconda pagina.