Lo riferisce il presidente del Distretto siciliano della pesca, Giovanni Tumbiolo, che si trova da lunedi' a Bengasi per seguire il caso e ha avuto contatti con varie autorita', tra le quali il ministro della Pesca, Jibril, e alti gradi militari. Secondo quanto riporta Tumbiolo, i cocci erano dentro un borsone sportivo di uno dei membri degli equipaggi dei tre pescherecci, il "Boccia", il "Maestrale" e il "Sirrato". Si tratta, ha notato il presidente del Distretto siciliano della pesca, di reperti che di frequente restano impigliati nelle reti perche' sono sparsi in grande abbondanza sui fondali del Mediterraneo.
I marittimi -dodici mazaresi e sette tunisini- li avrebbero dunque trovati occasionalmente. I cocci sarebbero privi di un significativo valore, ma cio' nonostante i quotidiani libici hanno dato molto risalto al loro ritrovamento, e questo avrebbe infiammato anche alcuni settori delle milizie presenti a Bengasi. "I nostri marittimi sono molto scoraggiati. I rapporti con le autorita' locali si sono complicati", ha affermato Tumbiolo.