Secondo la tesi dell’accusa sarebbe stato siglato un patto politico elettorale tra Romano e gli esponenti di Cosa Nostra legati a Bernardo Provenzano: il magistrato sostiene che la condotta di Romano è del tutto simile a quella dell’ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra.
Cuffaro e Romano hanno condiviso le stesse clientele mafiose. Esiste un patto tra politica e mafia, un patto già accertato dalle sentenze definitive che condannano Cuffaro; un patto a cui ha partecipato anche attivamente lo stesso Romano‘, ha dichiarato in aula il pm. Un patto iniziato nel 1991 e culminato dieci anni dopo quando Romano venne eletto per la prima volta alla Camera e Cuffaro divenne governatore della Regione Sicilia. La sentenza del processo, avvenuta con rito abbreviato, è prevista per il prossimo 17 luglio.