Ma anche l'antimafia è arrivata a Moncalvo. E così nel 1996 la struttura venne confiscata dal tribunale di Trapani e sei anni dopo assegnata e assegnata alla Amministrazione Comunale, come vuole la legge, perché venisse impiegata per opere di utilità sociale. Da allora ha cambiato nome diventando Cascina Graziella. Il suo nome completo –Cascina Graziella Campagna – sta lì a ricordarci l’efferato omicidio di Graziella Campagna, appunto, una ragazza di appena 17 anni di Villafranca Tirrena (ME) che nel 1985 fu uccisa a colpi di lupara per aver rinvenuto nella lavanderia in cui lavorava un biglietto dimenticato da un mafioso nelle tasche dei pantaloni. Un biglietto che non doveva leggere.
Don Luigi Ciotti ha inaugurato il cantiere edile di cascina Graziella con una particolare cerimonia che il Comune di Moncalvo, l’Associazione Rinascita e il Coordinamento provinciale, di Libera hanno titolato «Cum grano salis».