Aveva un'assemblea importante, quella dei soci dell'Ato Tp 1, Terra dei Fenici, cioè la società che si occupa della raccolta dei rifiuti nella parte nord della Provincia (da Marsala ad Alcamo, per intenderci) e che ieri, alla presenza del Notaio Salvatore Lombardo, dove mettere un punto alla liquidazione della società. Il governo regionale, infatti, tempo fa ha messo fine alla sciagurata esperienza degli Ato in Sicilia, che hanno prodotto pochi risultati ed un maxi debito. Si dovrebbe andare verso delle società consortili a livello provinciale tra i Comuni, ma il quadro non è ancora chiaro, perchè la riforma dei rifiuti, come altre partorite dal Governo Lombardo, è rimasta al palo.
Fatto sta che ieri a Marsala si sono riuniti i rappresentati di tutti i comuni che rientrano nell'Ato. Un dato è certo l'azione dell'Ato dovrebbe terminare il prossimo 30 Settembre. Fino a quella data opereranno degli amministratori della società in liquidazione. Per Adamo è stata l'occasione per piazzare due dei suoi fedelissimi, Antonio Provenzano, ex consigliere comunale ed ex capogruppo dell'Udc, che ha mancato per un soffio la rielezione giusto un paio di mesi fa (per lui 324 voti); e Francesco Tumbarello, candidato anche lui senza esito al consiglio comunale. Il terzo commissario liquidatore è stato individuato su segnalazione del Comune di Alcamo, nella figura del professore Enzo Favoino, esperto di rifiuti, della scuola Agraria di Monza.
I tre liquidatori prendono il posto di Salvatore Alestra, che resta come dirigente.
E ieri si è svolta un'infuocata assemblea del Sindaco Adamo, nel pomeriggio, sempre a San Pietro ( e sempre senza aria condizionata) con i commercianti del centro storico. Lo scopo della riunione era, nelle intenzioni del Sindaco, " ricordare a quanti gestiscono locali pubblici nel centro urbano le regole fondamentali per il corretto smaltimento dei rifiuti solidi urbani". All'inizio è andato anche tutto abbastanza tranquillamente. Il Sindaco ha ricordato che "l'Amministrazione sta facendo notevoli sforzi per rendere più pulita la Città ed è per questo che chiediamo la piena collaborazione di titolari e gestori di bar, ristoranti, alberghi, wine bar''. Ma quando è venuto il momento per i commercianti di parlare, il clima si è surriscaldato. Molti esercenti hanno infatti ricordato che ci sono molte cose che non vanno nel servizio di raccolta dei rifiuti e in altri servizi che il Comune dovrebbe garantire. "Noi paghiamo le tasse, ci aspettiamo maggiori servizi dal Comune" si sono lamentati. Ognuno, insomma, si è sentito in dovere di dire la sua. E il Sindaco, come ormai sembra un copione solito di questo primo scorcio di Amministrazione, ha cominciato ad urlare ed inveire.
<< Ad un certo punto - raccontano i commercianti - uno di noi, che fa questo mestiere da 30 anni, è stato trattato a pesci in faccia dal Sindaco. Di fronte le sue rimostranze ha risposto: "Non si preoccupi le tasse non gliele faccio pagare più. Perchè le tolgo la licenza, così cambia lavoro...". Nessuno tra i presenti si è sentito in dovere di correggere o biasimare l'infelice espressione del Sindaco...>>