Dal 18 al 22 luglio, a piazza Empedocle sul lungomare di Marinella di Selinunte, uomini delle forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, autorità istituzionali, imprenditori-coraggio, esponenti delle associazioni antiracket del territorio racconteranno e ascolteranno storie e aneddoti di mafia e antimafia. L’iniziativa è promossa dalla Provincia Regionale di Trapani con il contributo del Comune di Castelvetrano-Selinunte e, per l’elevato profilo culturale, vanta anche il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. L’inaugurazione è in programma alle 18 alla presenza del presidente della Provincia Regionale di Trapani Girolamo Turano, del sindaco di Castelvetrano-Selinunte Felice Errante, del dirigente della divisione Anticrimine della Questura di Trapani Giuseppe Linares e di Teresa Di Fresco, vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. In occasione della cerimonia di apertura saranno inaugurati un Ulivo che, per tutta la durata della manifestazione, raccoglierà i pensieri di quanti vorranno dedicare un ricordo scritto ai giudici Falcone e Borsellino e due installazioni temporanee.
La prima, “Una vita in cronaca. Per rompere il silenzio”, è dedicata al cronista di giudiziaria Mario Francese ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979. Foto, cronache e commenti si alternano in 31 pannelli che illustrano la sua vita come uomo e come professionista. L’installazione è curata dalla famiglia Francese.
La seconda esposizione dal titolo “Non tutti i pizzini sono uguali”, a cura di Patrizia Panebianco e Claudio Reale, è invece un percorso espositivo in cui si susseguono biografie, manoscritti e analisi grafologiche di personaggi che, nel bene e nel male, hanno contrassegnato la storia della mafia e dell’antimafia in Sicilia. Da un lato i “buoni” Libero Grassi, Ivan Lo Bello, Pietro Grasso, Paolo Borsellino, Rita Atria; dall’altro i “cattivi” Giuseppe Falsone, Gianni Nicchi, Domenico Raccuglia, Bernardo Provenzano, Matteo Messina Denaro, Sandro, Salvatore e Calogero Lo Piccolo. Sempre intorno alle 18 prenderà il via “Un calcio alla mafia”, torneo di calciobalilla “umano” in spiaggia. Ogni giorno i componenti della squadra vincitrice si aggiudicheranno le magliette con la riproduzione di uno scatto che ritrae insieme Falcone e Borsellino.
Alle 19 è in programma il primo “aperitivo della legalità”. Protagonista del primo, attesissimo caffé letterario sul lungomare di Marinella di Selinunte il dirigente della divisione Anticrimine della Questura di Trapani Giuseppe Linares intervistato dal giornalista Riccardo Lo Verso. Tema del dibattito: la lotta alla mafia sul territorio.
Alle 21.30 sarà la volta del primo di tre appuntamenti di una mini-rassegna teatrale proposta nell’ambito del Festival. La serata d’apertura è affidata a “La mafia normale”, progetto work in progress di Piervittorio Demitry e Marco Rizzo, realizzato dall’Associazione Antiracket e Antiusura di Trapani.
Presentata in anteprima nazionale lo scorso mese di giugno a Trapani, “La mafia normale” è una rappresentazione teatrale pensata soprattutto per i giovani, affinché siano costantemente informati e sensibilizzati e possano rivolgere uno sguardo consapevole sulla nostra realtà e su quanto certe mentalità e certe pratiche, che non sono diverse da quelle di stampo mafioso, siano ancora troppo diffuse e accettate nella nostra società.
Un’opera che impone una riflessione attenta sul ruolo di noi “attori-cittadini” e su determinati atteggiamenti che, pur se percepiti come consuete e consolidate abitudini, rivelano invece i germi delle grandi illegalità e della loro passiva accettazione da parte di molti. In scena, Tiziana Ciotta, Lorena Ingarsia, Marco Marcantonio e Michele Morfino.
Lo spettacolo sarà seguito da un dibattito con ospiti il giornalista Marco Rizzo, il regista Piervittorio Demitry e il presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura di Trapani Paolo Salerno. Modera il giornalista Riccardo Lo Verso.