Per l'associazione dei consumatori rappresentata dal sindacalista della Uil Pino Amodeo è necessario un «confronto democratico con la città prima dell'adozione da parte del Consiglio comunale». Si invoca, perciò, un incontro «urgente» con il sindaco e il presidente del Consiglio comunale, nel corso del quale l'Adoc intende esprimere le «proprie valutazioni e indicazioni a tutela dei diritti dei consumatori».
Anche perché, scrive Amodeo, «dalla visione degli atti del Pudm si rileva che il piano è stato redatto prima dell'atto di indirizzo del 26 aprile 2012, quindi un atto della precedente amministrazione, tant'è che non si fa menzione del decreto assessoriale del 4 luglio 2011 che è fondamentale per la redazione del piano». Per l'Adoc, inoltre, il piano «va rivisto e modificato in quanto non è in linea con lo spirito della legislazione varata affinché venisse salvaguardato l'interesse del cittadino che ha diritto a fruire delle spiagge e del suo mare liberamente». E si sottolinea che «di fatto, a Marsala, oggi, in corrispondenza delle strade pubbliche di accesso al mare, dove è possibile anche parcheggiare la propria auto o altro mezzo, sono stati installati e ampliati, (alcuni anche a dismisura) stabilimenti balneari, chioschi, gazebo, limitando fortemente l'accesso dei cittadini alle spiagge».