Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/07/2012 06:39:53

Ieri la visita a Trapani di Cancellieri e Ornaghi: mafia, cultura, tagli e tour...

Il titolare del Ministero dell'Interno, Cancellierie, in Prefettura, ha messo la sua firma ad un nuovo protocollo sulla legalità e contro la corruzione che dovrebbe portare al vaglio di una commissione prefettizia tutti gli appalti pubblici degli enti locali in provincia di Trapani. "La corruzione è il vero problema del Paese", ha detto il Ministro, che si è augurata la cattura del capo di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro. E pazienza se a Trapani attualmente ci sono un comune sciolto per mafia (Salemi), un Sindaco in carcere per mafia (Ciro Caravà, Campobello), un Sindaco condannato per concussione giusto giovedì (Di Marzo, Pantelleria, si è dimesso), ed uno per falso (Iovino, Valderice). Senza contare tutti i casi di assessori e consiglieri comunali e provinciali che hanno condanne e processi in corso. A Marsala, tanto per fare un caso, sono indagati al momento il Presidente del Consiglio Comunale, un consigliere comunale e un assessore della Giunta del Sindaco Giulia Adamo. 

«La corruzione è uno dei problemi maggiori che affliggono il nostro Paese, una vera e propria palla al piede per l’Italia - ha commentato il ministro -. Questo protocollo va nella direzione giusta. L’idea che Stato, Provincia e Comuni lottino insieme per debellarla è vincente».
L’intesa, che avrà durata biennale, prevede un monitoraggio costante dei principali indicatori di legalità. Gli enti partecipanti si impegnano a compilare, periodicamente, dei questionari. I dati saranno esaminati da un gruppo di lavoro, costituito dalla Prefettura che, con l’ intervento di rappresentanti dell’autorità giudiziaria, provvederà a definire un quadro di lettura dei contesti territoriali, rilevando eventuali situazioni di criticità.
Le parti si sono impegnate a individuare soluzioni organizzative e strategiche efficaci «per rimuovere o ridurre al minimo - si legge nel protocollo - i rischi di contaminazione mafiosa e di corruzione».
«È necessario – ha detto il prefetto, Marilisa Magno, illustrando le finalità dell’iniziativa – innalzare il livello di trasparenza del patrimonio informativo delle amministrazioni, con particolare riferimento ai dati ed alle fasi dei procedimenti maggiormente esposti al rischio corruttivo e di infiltrazioni mafiose».
Parole di apprezzamento per il ministro Cancellieri sono arrivate dal sen. Antonio D’Alì che ha affermato: «Sono
molto contento di questo segnale di attenzione da parte del ministro Cancellieri che ho avuto modo di apprezzare
negli anni del mio sottosegretariato all’Interno. I suoi apprezzamenti per la realtà trapanese sono sinceri e di ottimo auspicio per lo sviluppo delle attività su Trapani e per la salvaguardia delle sue prerogative di capoluogo».

Cancellieri ha anche consolato Turano, che ancora non si dà pace dell'abolizione della Provincia di Trapani, prevista dal Governo Monti. «Credo che voi abbiate le credenziali per far valere le vostre ragioni - lo ha rincuorato - . Nel decreto il governo ha fissato dei paletti indicativi; quindi esistono dei margini di approssimazione».
 Ha comunque anche aggiunto che, essendo la Sicilia una regione a statuto speciale, ogni decisione sul punto spetterà all’Assemblea regionale siciliana. «Ritengo - ha concluso il ministro Annamaria Cancellieri - che in quella sede, che è quella preposta, avrete certamente la possibilità di fare valere le vostre ragioni che ritengo validissime».

Il Ministro della Cultura Ornaghi si è invece concentrato sui  due milioni di euro per il recupero di Palazzo
Lucatelli, che sarà il  nuovo teatro nel centro storico di Trapani. La somma, già disponibile, consentirà di rendere fruibile la struttura. Per il completamento del progetto sono necessari circa venti milioni. Il ministro per i Beni Culturali Lorenzo Ornaghi ha assicurato il pieno sostegno da parte del governo. «Riteniamo - ha detto - estremamente importante il percorso di recupero avviato da questa città. Trapani ha le carte in regola per svolgere un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il governo non può che sostenere questa iniziativa». Nel corso dell’incontro con il sindaco
Vito Damiano, a Palazzo D’Alì, s’è discusso anche di altri importanti progetti, alcuni in corso, per il restauro del Complesso di san Domenico e per la valorizzazione di Palazzo Todaro De Filippi. Il rappresentante del governo ha invitato l’amministrazione comunale a proseguire il percorso intrapreso assicurando il pieno sostegno. Il ministro Lorenzo Ornaghi, accompagnato dal sindaco Vito Damiano, dal senatore Antonio D’Alì e dall’assessore provinciale Cettina Spataro, ha poi visitato la sede dell’Archivio di Stato, Palazzo Lucatelli, la biblioteca Fardelliana, il Complesso di san Domenico, il museo Pepoli e Palazzo Todaro.
«Non conoscevo Trapani - ha dichiarato Ornaghi -. È una città interessante».

Commenta l'assessore provinciale Cettina Spataro: «Il Ministro Ornaghi ha avuto modo di apprezzare come s'è lavorato intensamente e con attenzione sui nostri gioielli architettonici e su come sia ancora necessario il sostegno del ministero per completare l'opera iniziata".

Parole d’apprezzamento sono state espresse anche dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, che ha partecipato al breve tour cittadino. «Ero stata già a Trapani - ha detto - e avevo già avuto modo di apprezzare le bellezze artistiche e storiche di questo territorio».

Pranzo per pochi intimi nella sede dell'Ente Luglio Musicale Trapanese, con cous cous di pesce, vitello tonnato, parmigiana di melenzane, e altre "leggere" pietanze  della gastronomia siciliana.