Ed allora… occorre che chi è deputato alla salvaguardia ed al controllo di questi sistemi di lavorazione del vino si renda conto che la sufficienza non paga, anzi causa vere e proprie disgrazie come quella in cui ha trovato la morte Youssef. Quello che chiedo e che venga fatta piena luce sull’incidente. Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. Parlando in generale non mi sembra affatto giusto e corretto che datori di lavoro senza scrupoli, e ve ne sono tanti, che sfruttano in nero e senza adottare alcuna norma di sicurezza le capacità lavorative di soggetti, molto spesso, extracomunitari, rimangano impuniti. Questa piaga – sono certa – si accentuerà ancor più fra pochi giorni durante le operazioni di raccolta delle uve”. Questo il commento del Sindaco di Marsala, on.Giulia Adamo, subito dopo avere appreso della tragica notizia della morte, lo scorso fine settimana, di un lavoratore di origine tunisina all’interno di un Silos delle Cantine Mothia. Lo stesso Sindaco ha già dato incarico all’Assessore Antonella Genna, titolare della delega alle politiche sociali, ed al dirigente del settore Antonia Zerilli, di porre in essere quanto necessario per venire incontro alle esigenze dei familiari del giovane lavoratore scomparso. “Siamo in attesa di conoscere cosa vogliano fare i familiari di Yossef – precisa Antonella Genna. E cioè se intendono seppellirlo a Marsala o riportarlo in Patria. Da parte nostra, come Comune, verremo certamente incontro alle richieste dei familiari”.