Si chiamava Youssef, aveva 32 anni, di origini marocchine.
Sembra che sia morto perché ha eseguito dei lavori di pulizia in un cisterna senza le dovute e opportune misure di sicurezza.
Sembra che questo giovane lavoratore, prossimo alle nozze, lavorasse senza regolare contratto e per una misera paga giornaliera.
In attesa che le indagini facciano il loro corso, ci sembra che in questa vicenda vi siano delle gravi responsabilità.
Per questo motivo abbiamo deciso di deporre un mazzo di fiori e delle candele davanti l’ingresso dello stabilimento, insieme ai familiari della vittima.
E’ necessario rimarcare la necessità che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, di qualunque comparto, siano messi nelle condizioni di poter effettuare il proprio lavoro in maniera sicura e con un salario dignitoso, rigettando qualsiasi ipotesi di discriminazione.
Non vogliamo più sentire di lavoratori sfruttati per pochi euro al giorno.
Non vogliamo più sentire di incidenti dovuti alle cattive condizioni di lavoro.
Non vogliamo più morti sul lavoro.
E non vogliamo che la nostra città archivi questa notizia come un ordinario fatto di cronaca.
Alla famiglia di Youssef ribadiamo le nostre più sentite condoglianze.
Per il Circolo “Che Guevara” di Marsala
Il Segretario
Francesco Angileri