Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/07/2012 06:16:28

Trapani, comunicato congiunto di partiti e associazioni sull'ordinanza "svuota centro" di Damiano

Alla luce di un'analisi della situazione si è evinto che quest' O.S. arreca disagi ai Cittadini e alla Città stessa sotto molteplici aspetti:
1) La Musica, e l'Arte in generale, è una forma di espressione culturale, a qualunque genere essa appartenga: la Musica è condivisione, aggregazione, crea socialità; la Musica è espressività e professionalità; la Musica è il linguaggio della storia e della contemporaneità, attraverso la quale l'uomo racconta se stesso, il momento e il luogo in cui vive, esprime la propria libertà: le Istituzioni non possono e non devono interferire nelle manifestazioni creative assoggettandole ad un'ideologia mascherata da ordinanza.
2) E' innegabile come la stagione estiva appena iniziata abbia visto il Centro Storico grande protagonista della vita sociale dei trapanesi, grazie anche alle molteplici attività di ristorazione che hanno calendarizzato spettacoli di musica live diversificata e di qualità ad intrattenimento dei loro clienti. Iil Centro Storico è diventato un nuovo catalizzatore d'interesse, sia per le fasce più giovani sia per quelle più adulte, che grazie agli spettacoli musicali in modo particolare ed alla nuova offerta proposta dagli esercenti, hanno riscoperto e rianimato il "salotto buono" di Trapani, con un ottimo ritorno economico per tutte le attività commerciali che gravitano nel comprensorio. Stessa cosa dicasi per il turista che, sbarcando dalle navi da crociera che attraccano nel porto, hanno visitato una Trapani culturalmente e socialmente vivace e vivida. Con questa Ordinanza tutto ciò viene meno: gli esercenti che avevano programmato una stagione estiva all'insegna degli appuntamenti musicali hanno dovuto rivedere gli accordi commerciali presi, subendo gravi perdite in termini economici e d'immagine. Trapani tornerà a svuotarsi, non offrendo più l'alternativa valida ai centri estivi topici della nostra provincia. Si svuoterà il Centro STorico, che tornerà a languire nell'abulia culturale e commerciale. Gli esercenti devono poter avere la libertà di organizzare al meglio la loro proposta commerciale e nessuna ordinanza può imporre diversamente.
3) Categoria altresì colpita sono proprio i musicisti e gli artisti: già sottopagati, non tutelati e bistrattati nella renumerazione della loro arte, ora viene loro interdetta un'importante possibilità lavorativa che ha il suo clou nella stagione estiva. La Musica, che è Arte, significa anche studio, dedizione e passione che la trasformano in un vero e proprio mestiere, che va rispettato e riconosciuto come tale: ai musicisti va garantito il diritto al lavoro regolamentato in termini di libero mercato che li tuteli e li garantisca e gli spazi adeguati, ad oggi assolutamente inesistenti nella nostra Città, in cui la Musica possa avere una libera espressione culturale.In seguito a queste riflessioni, l'Assemblea scrivente chiede che l'Amministrazione Comunale di Trapani revochi l'O.S. in oggetto e, contestualmente, chiede la convocazione di un tavolo di concertazione tra i cittadini residenti al Centro Storico, ai quali va comunque garantito il diritto alla quiete pubblica, i Partiti, le Associazioni e i Movimenti firmatari del documento in oggetto, gli Esercenti del Centro STorico e le Istituzioni Comunali nella persona del Sindaco.


Partito della Rifondazione Comunista Trapani
Giovani Comunisti/e Trapani
SEL, coord. prov. Trapani
IDV Trapani
PD Trapani
Arci Amalatesta
Trapani per il Futuro