Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/07/2012 04:36:32

Marsala, a pezzi i servizi sociali. E alla Casa di riposo i debiti sono mostruosi...

Due consiglieri comunali d’opposizione, Rosanna Genna (Pdl) ed Enzo Martinico (FdS), in una nota congiunta inviata al sindaco Giulia Adamo e all’assessore alle Politiche sociali Antonella Genna, parlano di «gravi disservizi» che si starebbero verificando sul fronte del servizio farmaci, del rilascio tessere autobus per anziani e disabili, nell’erogazione degli assegni a famiglie numerose o di maternità. Ciò,
si afferma, «a causa dell’irrazionale e immotivato trasferimento di personale ad altri settori».
Invitano il presidente della commissione consiliare Politiche sociali a convocare, con urgenza, il dirigente, il coordinatore e l’assessore al ramo, tutti accusati di «non conoscere minimamente la complessità e la delicatezza dei servizi svolti dal settore». E si insiste nel sottolineare la prossima scadenza dei contributi economici erogati dal Comune. 

Ed è sempre più drammatica la situazione finanziaria della casa di riposo «Giovanni XXIII». Per affrontare la questione la commissione consiliare Solidarietà sociale e Sanità, presieduta da Michele Gandolfo (Pd), ha incontrato il commissario straordinario dell’ente nominato dalla Regione, Franco Milione.
Nell’incontro svoltosi a Palazzo VII Aprile, è emerso che l’Ipab marsalese ha debiti per un milione e 300 mila euro, di cui 700 mila nei confronti dei 25 lavoratori dipendenti, che da 14 mesi non ricevono lo stipendio.
«A fronte di tutto questo - afferma Michele Gandolfo - ci sta la forte decurtazione che la Regione ha operato nei confronti delle Ipab, a cui ha fatto venire meno milioni di euro di trasferimenti. Inoltre stiamo approfondendo per capire come mai la casa di riposo, che una volta era il fiore all’occhiello nel campo della solidarietà sociale, oggi si ritrova con soli 43 anziani ricoverati, mentre la struttura potrebbe accoglierne quasi 100». Intanto, la commissione ha convocato per domani l’assessore alla Solidarietà sociale Antonella Genna, mentre per domani è previsto un incontro con i sindacati della categoria. «Avanzeremo delle proposte - continua Gandolfo - all’amministrazione chiederemo se il Comune ha già avviato in passato delle convenzioni con strutture private del settore che hanno finito con il creare una forte concorrenza nei confronti della casa di riposo Giovanni XXIII».