La gara per le riprese video se l’è aggiudicata l’emittente Telesud con un ribasso del 5% sull’importo a base d’asta di 30 mila euro. Per 28 mila euro l’emittente trapanese non solo riprenderà le sedute del consiglio ma anche le attività istituzionali della Giunta e del Sindaco. Una sorta di servizio promozionale perpetuo.
Ad Alcamo invece hanno pensato di andarci più cauti con le spese. Ed è stata approvata dal consiglio comunale una mozione per riprendere le sedute dell’assemblea e divulgarle in streaming. A proporre il tutto è stato il gruppo consiliare Abc. E la spesa prevista per ogni seduta è di 25 euro.
C’è da dire che nell’era del web veloce sarebbe stato più sensato (ed economico) per il Comune di Marsala adoperarsi per le dirette streaming. Il nascente Movimento 5 Stelle di Marsala tra le prime cose che ha proposto, in linea con quello che stanno facendo il colleghi di movimento a livello nazionale, è stata appunto la diretta streaming delle sedute consiliari. Invece l’Amministrazione ha tirato dritto. Meglio le telecamere e la buon vecchia scatola magica. E l’Amministrazione, quando ha pensato di riprendere le riunioni del consiglio comunale, non ha nemmeno consultato i tecnici informatici che lavorano per il Comune per sentire quali potevano essere le soluzioni migliori. Una diretta streaming però può anche costare meno della previsione fatta ad Alcamo. E del tutto se ne possono occupare gli stessi dipendenti dell’ente. Tutto ciò se si volesse fare un’operazione di trasparenza del consiglio comunale. Ben altra cosa è invece un’operazione di pubblicità camuffata.
Francesco Appari