«Con la riunione della giunta di governo abbiamo definito gli ambiti di intervento su cui sarà attivata la spending review per via amministrativa in Sicilia. È stato deciso il cronoprogramma per l’adozione delle misure volte alla riduzione della spesa ed alla cancellazione di sprechi e privilegi che sarà reso operativo da una serie di delibere di giunta, entro la fine di agosto. Il programma individua 18 interventi (dall’acquisto di beni e servizi alla riorganizzazione del personale, dall’intervento sui residui attivi alla riduzione delle società partecipate) e per ognuno di essi è già prevista una specifica azione amministrativa da attuare con delibera di giunta di governo e, laddove necessario, con apposito decreto dell’assessorato competente».
Alla riunione ha preso parte, ad avvio dei lavori, per un breve saluto ai componenti dell’esecutivo, anche il presidente Raffaele Lombardo.
Evidentemente si tratta di un ripiego conseguente alla mancata approvazione della spending review nella ultime ore di vita della legislatura. Ora è scarica barile e polemica per il venir meno di un impegno che la Regione aveva assunto col governo centrale. Cascio: «È stata una follia dell’assessore al Bilancio Armao proporre il venerdì sera la spending review per farla approvare il lunedì. Il governo Monti ce l’ha in discussione da due mesi.... Neppure i venti deputati che sostenevano, in minoranza questo governo, volevano approvare questa spending review».
Armao: «Quello che dice Cascio non corrisponde alla verità, il ddl sulla spending review è stato depositato il 16 luglio e presentato come emendamento all’Ars il 23 luglio (emendamento all’assestamento di bilancio che la commissione non ha accettato perché l’importanza della spending review richiedeva di essere esaminata con un testo a parte, ndr). L’Ars ha avuto il doppio del tempo utilizzato dal Senato che ha esaminato il provvedimento in cinque giorni. La verità è che la conduzione dei lavori non ha consentito che fosse approvata questa misura fondamentale per dimostrare la volontà di reagire e voltare pagina. È singolare che nelle stesse ore, a Palermo si diceva che non c’erano spazi politici per approvare la norma sulla riduzione della spesa e a Roma le forze politiche che appoggiano il governo Monti votavano norme analoghe. Provvederemo entro qualche giorno all’adozione del provvedimento di giunta per applicare il maggior numero di norme possibili»