Alla presentazione ufficiale della 500L agli inizi di luglio, per un momento è stata mostrata l’auto che va ad ampliare la famiglia 500. Con le ultime dichiarazioni di Marchionne in merito agli stabilimenti di troppo di Casa Fiat, l’unico modo per auspicare che questi vivano è riuscire a produrvi delle auto destinate all’esportazione. La 500X da quel che ha comunicato Marchionne sarà prodotta a Mirafiori e verrà proposta anche nella variante Jeep (forse sarà Jeepster il suo nome) e come la sorella L, entrambe sbarcheranno sul mercato americano. In comune con la classica 500 avranno ben poco.
Sfruttano, infatti, il pianale B-wide della 500L che è lo stesso ma aggiornato e allargato della Punto. Avranno la trazione integrale e per quanto Suv di taglio urbano, una buona capacità off-road. Nel cofano, di sicuro, ci saranno tutti i motori della 500L: il TwinAir da 0,9 litri e 105 cv, 1.4 aspirato da 95 e 1.3 Multijet da 85 Cv. 500X e Jeepster avranno la stessa base meccanica, ma caratteri estetici completamente diversi. Elegante e sobria la prima, più sportiva e tanto più avventurosa la seconda. La stima della Fiat prevede un volume annuo di 280 mila unità ripartite tra 500X e Jeepster. Un buon numero per dare speranza ai lavoratori di Mirafiori e anche all’Italia.
Carlo Rallo