Il servizio di parcheggio a pagamento è stato sospeso qualche giorno fa dal Comune di Marsala. Il primo cittadino, Giulia Adamo, ha dichiarato infatti che la società che gestisce il servizio, la Soes, di Benevento, è inadempiente, perchè non ha versato al Comune i canoni dovuti, nonostante numerosi solleciti.
A stretto giro di posta arriva la risposta della ditta, che invece dice esattamente l'opposto, e cioè che ad essere inadempiente è il Comune di Marsala.
La società nell’ottobre 2008 si aggiudicò, con un rialzo del 14,70%, l’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento delimitati dalle strisce blu. Dallo scorso 13 agosto è stata «sollevata» dall’incarico per «inadempienza contrattuale».
Il Comune, che aveva già concesso un termine di proroga, ha strappato il contratto perché la società campana non ha versato per intero le somme previste dal bando di gara. La Soes afferma invece che il Comune non ha mantenuto i suoi impegni soprattutto per quel che riguarda i posti auto (sulla carta 997).
«Subito dopo la stipula del contratto - si legge nella nota della Soes - il Comune rilevava di essere inadempiente in quanto parte degli stalli di sosta (997) previsti dal progetto elaborato dai propri tecnici erano indisponibili in quanto sugli stessi aveva rilasciato concessioni di occupazione di suolo pubblico, altri erano occupati da cassonetti per la raccolta dei rifiuti e altro. Il Comune prima ancora d’iniziare il servizio, ha pensato d’inserire, con un progetto di variante, altre aree di sosta precedentemente escluse dal progetto principale. Aree ritenute fino ad allora scarsamente frequentate dagli utenti».
Sin dall'inizio, comunque, il servizio è stato accompagnato da diverse polemiche. Ad esempio non è stato mai reso pubblico l'elenco degli ausiliari del traffico assunti dalla società, nè le stesse modalità di assunzione.
In un precedente intervento su www.marsala.it il "Direttore Sicilia" della Soes, Renato Isaia, aveva specificato che “Le regoli contrattuali che impegnano la SOES ed il Comune di Marsala, prevedono un canone di noleggio da devolvere all’Ente concedente pari a circa il 60% degli incassi diretti del servizio oltre al 100% degli incassi indiretti, ovvero dei proventi delle sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada comminate dagli Ausiliari del Traffico e che risultano pari o superiori agli stessi incassi diretti . In termini più sintetici la SOES con il solo corrispettivo pari a circa il 40% degli incassi dei parcometri e delle schede parcheggio deve garantire il servizio assumendosi tutti i costi”.
Per ogni posto auto, la Soes è obbligata a corrispondere al Comune «un canone mensile, al netto di Iva, pari ad euro 10,08». Essendo, quindi, 997 i posti auto individuati dai tecnici del settore Territorio nelle casse dovrebbero essere versati circa 10 mila euro al mese.
Sulla vicenda interviene anche la Cisl. Secondo il segretario locale dell’associazione sindacale, Antonio Chirco, è bastata qualche settimana, in coincidenza con la sospensione del contratto tra l’amministrazione comunale e la Soes, vincitrice dell’appalto per la gestione delle stesse soste regolamentate, perché il traffico veicolare aumentasse sia nelle aree del centro sia nei dintorni.
«Noi siamo sensibili ai disagi provocati alla cittadinanza – dice Chirco - ma per le poche conoscenze di cui disponiamo evitiamo di entrare nel merito delle cause che hanno determinato l’imprevista interruzione del servizio.
Tuttavia rileviamo che la sosta regolamentata garantisce maggiore vivibilità».
La Cisl difende un servizio che esiste da anni e che adesso, sparendo, lascia tra l’altro gli ausiliari «che eravamo abituati a vedere in giro per le vie cittadine, sospesi forzatamente dal lavoro e dalla retribuzione». «Il contenzioso legale chiarirà le divergenze tecnico-organizzative avvenute in corso d’opera – conclude Chirco – che al cittadino
interessano ben poco. Urge, invece, il ripristino di un servizio utile socialmente e redditizio per le casse comunali. Una amministrazione proiettata al buon governo non può prescindere da interventi che siano tempestivi”.