A distanza di anni Abdessalem Hamdi, 34, tunisino, però meditava di portare a termine la sua vendetta nei confronti degli ex familiari sfuggiti alla sua rabbia. L'extracomunitario condannato a dodici anni di reclusione per tentato omicidio, detenuto presso la casa circondariale di san Giuliano, lo scorso 10 agosto non era rientrato in cella dopo un permesso ottenuto per buona condotta.
Dalle indagini, avviate subito dopo la fuga, era emerso che il fuggitivo aveva in mente di portare a termine la sua vendetta contro i suoi ex familiari per questo attorno a lui si era una attività investigativa molto incalzante. Il tunisino aveva trovato rifugio nelle campagne tra Castellammare ed Alcamo aiutato da alcuni pregiudicati del luogo ma ieri pomeriggio è stato bloccato, dagli agenti della squadra mobile di Trapani e del commissariato di Alcamo. I poliziotti sono riusciti ad intercettarlo nei pressi della stazione ferroviaria di Alcamo. In manette è finito, con l'accusa di favoreggiamento, anche Cristoforo Mangiapane, 42, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che ha fornito sostegno all'extracomunitario, ospitandolo in un casolare abbandonato nei pressi di un ovile nella sua disponibilità. I due sono stati bloccati in macchina. Tra l'altro Abdessalem Hamdi già in precedenza aveva riportato un'altra condanna, a 8 anni di detenzione, per tentato omicidio. Aveva colpito con un coltello ed un bastone un italiano dopo una lite avvenuta nel 1997 a Castellamare del Golfo.