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02/10/2012 16:50:48

Siino: "Carmelo Patti in affari con la mafia". Continua il processo per il sequestro di beni a Mr Valtur

Siino, rispondendo alle domande del pubblico ministero Andrea Tarondo, ha riferito di avere assistito ad un incontro tra Carmelo Patti ed il boss Francesco Messina Denaro nell’abitazione del genero di quest’ultimo, Filippo Guttadauro.
Secondo il collaboratore di giustizia, l’ascesa del patron di Valtur, passato in poco tempo da piccolo imprenditore a titolare di un patrimonio miliardario, sarebbe stata agevolata dalla mafia: dai primi passi nel settore del cablaggio al salto nel settore turistico. Messina Denaro era soddisfatto dei guadagni conseguiti tramite il patron di Valtur e contava di fare ancora molti soldi. Un rapporto proficuo quello tra Carmelo Patti e la mafia castelvetranese proseguito anche dopo l’avvicendamento al vertice del mandamento tra Francesco Messina Denaro ed il figlio Matteo.
Una testimonianza importante, quella di Angelo Siino, in linea con quelle di altri collaboratori di giustizia chiamati a deporre nell’ambito del procedimento, che nel corso delle audizioni hanno tracciato i fitti rapporti intercorsi tra il patron di Valtur ed esponenti mafiosi. La prossima udienza è prevista per il mese di novembre.

La Dia ha chiesto il sequestro del patrimonio di Patti, per un totale di 5 miliardi di euro. 

L'atto di accusa nei confronti di Carmelo Patti si compone anche delle confessioni di altri due collaboratori di giustizia: Nino Giuffre', ex braccio destro di Bernardo Provenzano, e a Giovanni ingrasciotta.

Giuffrè ha confermato ciò che raccontò agli inquirenti in precedenza. Ossia che Carmelo Patti sarebbe stato un uomo di fiducia del boss Bernardo Provenzano.
Giuffrè fu molto legato a Provenzano, conosce molte cose. In audizione ha detto di avere appreso che Patti era a disposizione della mafia. Ha raccontato anche che nel corso di un incontro con Provenzano e Francesco Messina, esponente della famiglia di Mazara del Vallo, Patti sarebbe stato indicato come persona a cui risolgersi se ce ne fosse stato bisogno. Giuffrè, tra le altre cose, ha raccontato di una conversazione avuta a metà degli anni novanta con l’allora capo dei capi Bernardo Provenzano che gli confidò che due boss sarebbero stati ospitati durante la latitanza in un villaggio Valtur. Giuffrè però non è certo che Patti fosse stato a conoscenza o meno della loro presenza all’interno della struttura.
 Giovanni Ingrasciotta, invece, sostiene che Patti sarebbe stato vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro. Ingrasciotta infatti ha riferito di aver assistito personalmente ad un incontro tra Messina Denaro e il patron della Valtur in cui i due parlarono di diversi affari.

Carmelo Patti tempo addietro fini' sotto processo davanti al Tribunale di Marsala per la gestione che secondo la Procura era fuorilegge delle sue imprese dell'indotto Fiat, usci' assolto, ma le ombre restarono a girare attorno a lui, gia' per la sola circostanza che commercialista di fiducia era Michele Alagna, il cognato di Matteo Messina Denaro: Michele Alagna e' infatti il fratello di Francesca la donna che ha dato a Matteo una figlia, Lorenza.