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03/10/2012 05:54:13

L'ombra del racket sull'incendio doloso che ha distrutto il Bar Eracles a Marsala

L'episodio è avvenuto lunedì sera, intorno alle 23.45. Il Bar Eracles si trova in contrada Ponte Fiumarella al civico 82. Il locale, di proprietà del marsalese Alberto Bonventre, era chiuso: l’episodio si è verificato al termine dell’attività lavorativa, ma ad avvertire le forze dell’ordine è stato lo stesso gestore, informato del rogo a sua volta da alcuni residenti della zona.

Le fiamme hanno distrutto buona parte dei tavolini e delle sedie e nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco i danni sono notevoli. Sul posto, assieme ai
pompieri, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Petrosino, competenti per territorio ma diretti sempre dal Tenente D’Angelo della sede centrale di via Mazara.

Sembra che ad agire siano stati dei “professionisti”, dal momento che, come riferito dagli stessi pompieri, i piromani hanno dapprima tagliato la recinzione per
introdursi all’interno del locale, e poi abbiano abbassato le telecamere per non farsi inquadrare. Le indagini, avviate immediatamente, sono tuttora in corso con l’obiettivo di risalire il prima possibile agli autori del gesto, il cui movente resta ancora ignoto. Bonventre, infatti, che nella mattinata di ieri ha denunciato formalmente quanto verificatosi, ha dichiarato ai militari di non aver mai ricevuto in passato minacce di alcun tipo, né ritorsioni né segnali che possano ora apparire collegati all’incendio di lunedì.
I carabinieri stanno eseguendo tutti i rilievi e nel giro di poco tempo saranno probabilmente in grado di dare un’interpretazione a questo episodio  che tuttavia infonde qualche timore circa una richiesta magari non esaudita tempestivamente. Mentre di recente le forze dell’ordine sono state impegnate nella denuncia o negli arresti di persone accusate di reati legati al mondo delle sostanze stupefacenti, di incendi dolosi di attività, non se ne sentiva parlare da un po’. Inquietante,
risulta per questo, in un momento così delicato per il mondo del lavoro, un’aggressione del genere che ha comportato uno stop all’attività dello stesso bar, molto frequentato dai residenti della zona e dalle tante auto di passaggio nella zona di Favara.