Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Maria Teresa Principato, e dai sostituti Polo Guido, Carlo Marzella e Piero Padova, portarono all'arresto i vertici dell'associazione mafiosa operante ad Alcamo e Castellammare del Golfo, fra i quali Bonura Antonio, Rugeri Diego, Antonino Bosco, Sebastiano Bussa, Vincenzo Campo, ed altri.
I reati contestati sono associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, incendio aggravato, violazione di domicilio e violazione della sorveglianza speciale.
Bosco risponde del reato di tentata estorsione a danno del ristorante di Castellammare del Golfo Egesta Marea, edè ritenuto un assiduo frequentatore di Rugeri (le riprese audio visive dimostravano alcune riunioni fatte nella casa di campagna di costui).
Il Tribunale del Riesame ha ritneuto tuttavia il compendio probatorio a carico di Bosco privo di significato indizairio e comunque inidoneo a giustificare la pesante misura catelare.
I difensori di Bosco, Lauria e Gruppuso, hanno espresso soddisfazione per una vicenda che ancora, dicono, presenta molti lati oscuri. "Siamo convinti di potere dimostrare al processo, ormai imminente, l'estraneità del nostro assistito da ogni contestazione" ha aggiunto l'avvocato Baldassare Lauria.