La notizia è stata data dal giornalista Rino Giacalone. Ecco cosa scrive:
Un finestrino dell’auto blindata leggermente aperto che non è sfuggito all’attenzione di un paio di poliziotti, sono quelli che da anni si occupano della protezione ad un magistrato della Procura di Trapani, il pm Andrea Tarondo. La paura di un attentato, di qualcosa di grave che poteva essere stato fatto, sebbene l’auto quando viene lasciata in sosta, viene posteggiata nel parcheggio del Palazzo di Giustizia. Ma accade anche che in una città di Trapani super sorvegliata con telecamere collocate ovunque, magari può succedere che nei posti davvero strategici gli occhi che dovrebbero vedere non vedano completamente o non vengono messi nelle condizioni di potere vedere a 360 gradi. Anche in Tribunale. E così a questo si sopperisce con l’attenzione materiale, diretta, spasmodica. Hanno sospettato bene quei poliziotti, qualcuno si era introdotto nella vettura blindata del magistrato….per togliere una microspia, forse addirittura un gps. Nessun attentato ma i fili scoperti sotto al cruscotto e che fino a qualche giorno addietro possono avere alimentato una cimice o trasmesso dati sugli spostamenti, spesso abitudinari, del pm, suonano come un vero e proprio allarmante segnale. Non è stato un lavoro da manovalanza criminale ma da specialisti, “menti raffinate” all’opera per scoprire il lavoro di quel magistrato che in questi mesi ha alzato il livello delle indagini contro le connessioni tra mafia e politica, sulle casseforti a disposizione del super boss latitante Matteo Messina Denaro, che inseguendo la criminalità si è anche imbattuto in infedeli servitori delle istituzioni, investigatori corrotti e corrompibili. La Procura della Repubblica di Caltanissetta si sta occupando del caso. Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha affrontato la faccenda, un pugno di uomini sta eseguendo controlli e verifiche, l’auto blindata, una Bmw è stata sequestrata e finita dentro un garage dove dei tecnici l’hanno quasi smontata pezzo per pezzo, può far sorridere che delle indagini si sta occupando la sezione di pg della Forestale, ma si tratta di bravi e sicuri investigatori, super fidati della procura.
"Grave preoccupazione" è stata espressa in una lettera dal Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida. Massimo Candela, segretario provinciale di Sel, parla di "uno scenario inquietante sulla reale capacità di movimento della Mafia nel trapanese". Per Camillo Oddo, deputato regionale uscente del Pd, "è un fatto inquietante che deve farci riflettere sulla sicurezza di magistrati come il dottor Tarondo che da anni sono in prima linea nella lotta alla mafia"."La manomissione della vettura blindata del sostituto procuratore Andrea Tarondo, parcheggiata nel parco auto del Palazzo di Giustizia è sicuramente un fatto inquietante che desta scalpore e che deve farci riflettere sulla sicurezza dei magistrati impegnati nella lotta contro Cosa Nostra”. E' il commento del deputato questore e segretario del Pd provinciale, onorevole Baldo Gucciardi