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18/10/2012 04:05:00

Tagli al servizio di trasporto. Il Comune di Marsala lascia a piedi i disabili (e le loro famiglie)

Da qualche tempo, infatti, periodicamente saltano le "corse" degli autobus e dei pulmini del Comune che dovrebbero portare i ragazzi disabili dalle loro abitazioni verso le comunità dove fanno attività. "Ogni settimana viene a mancare una linea - denuncia la signora Gerardi, madre di un ragazzo disabile - perchè ci dicono che non ci sono pullmann". I mezzi vengono a prendere i ragazzi e li portano all'Aias o negli altri centri per fare le attività previste, la fisioterapia, le attività ricreative, ludiche. "Mio figlio ad esempio viene preso alle 11 e 30 a scuola e poi accompagnato all'Aias, e da lì a casa mia. Ma i pullmann sono a brandelli" continua Gerardi. Eppure il Comune ha comprato un pulmino nuovo: "Ha funzionato un mese, ed è fermo, non sappiamo cosa gli manca". 

Ma mancano autisti? "No, non mancano i conducenti, quelli ci sono - dicono i genitori - ma mancano i mezzi". Anzi, emerge un altro aspetto. L'Aias ha fatto fare al personale del Comune un corso specifico ad assistenti ed autisti per assistere i bambini trasportati, un corso totalmente a carico dell'Aias. "Poi la nuova amministrazione ha mandato via il personale qualificato e ha lasciato persone che invece il corso non l'hanno fatto. Non sappiamo a chi affidiamo questi figli". Perchè l'Amministrazione Comunale ha dirottato verso altri settori (soprattutto verde pubblico) i lavoratori che erano stati preparati per assistere e trasportare i disabili?

Per le famiglie si tratta di una cosa gravissima. "Per noi è difficile accompagnare i bambini ed i ragazzi, perchè gestire un ragazzo disabile comporta mille difficoltà, e non possiamo trasportarli - dicono - perchè molti di noi non hanno la macchina, o lavorano". "Mio figlio quando non posso accompagnarlo, sta a casa tutto il giorno e piange".

I genitori hanno chiesto aiuto al vicesindaco Antonio Vinci, hanno avuto anche un appuntamento con il Sindaco, "però ci hanno chiamato il giorno prima dell'appuntamento - dicono le mamme - dicendo che l'appuntamento andava rimandato di qualche giorno, alle 8 del mattino. Ma come fa il Sindaco a pensare che la mamma di un figlio disabile riesce ad uscire da casa alle otto? Non lo sanno proprio cosa significa essere la mamma di un figlio che non si può lavare e vestire da solo, e che va accudito sempre. Loro non lo sanno..." 

"I nostri figli quando vanno nelle comunità e nei centri sono felici - dicono i genitori - ed adesso sono tristi". Tra l'altro, per ora, è un via vai di politici che vengono a fare promesse in vista delle elezioni del 28 Ottobre, "ma non crediamo più nessuno". 

Anche la signora Francesca Fici, sorella di un ragazzo disabile, si lamenta: "Non funziona niente. E' un disagio per noi, ma anche per i centri, perchè i ragazzi non ci vanno, ed i centri rimangono vuoti. Perchè il Sindaco Adamo non ci vuole ricevere?". 

"Abbiamo un nuovo mezzo - è la replica del Sindaco Adamo - che permetterà di risolvere molti problemi. Ma fin quando il consiglio comunale non approva il bilancio ci parliamo addosso...".